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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Rider, perché con il dl Imprese i guadagni potrebbero essere (quasi) dimezzati

Assodelivery, l'associazione di categoria delle imprese italiane del food delivery, ha espresso le sue perplessità in merito al decreto legge che dovrebbe regolarizzare il lavoro dei fattorini: "Guadagni più bassi de 40%, dubbi sul calcolo del premio Inail"

I rider sono una particolare categoria di lavoratori che da circa un anno attendono che arrivi una legge che regolarizzi la loro posizione, al momento precaria e legata alle dinamica del food delivery, un mercato nuovo ed in grande espansione, ma anche costantemente in evoluzione. Molte speranze dei fattorini della gig economy sono state riposto nel dl Imprese, un decreto legge che, tra le varie misure, dovrebbe introdurre nuove tutele per i rider, dalla copertura Inail ad una forma di pagamento mista tra cottimo e oraria. 

Ma il decreto tanto atteso potrebbe anche rivelare dei punti deboli, evidenziati oggi presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sui temi della gig economy da Assodelivery, l'associazione di categoria delle imprese italiane del food delivery alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e Uber Eats,

Rider e dl Imprese, Assodelivery: ''Guadagni ridotti del 40%''

"Occorre superare alcune restrizioni previste nel decreto-legge n. 109 del 2019 -dichiara Matteo Sarzana, Presidente di AssoDelivery- ma che danneggiano i lavoratori e le imprese".

"La normativa prevede un meccanismo complesso e poco chiaro per il calcolo dei compensi dei rider che a nostro parere va superato, in favore di un ulteriore sviluppo del mercato e di guadagni adeguati al lavoro svolto. Determinerà una riduzione significativa dei guadagni dei rider che, secondo le nostre stime preliminari, sarà pari a circa il 40%, senza aggiungere alcuna tutela. Il compenso orario, secondo la norma, è legato al valore della prima consegna e non si potrà andare oltre il doppio. Bloccherà la possibilità di guadagnare di più e porterà a una disincentivazione di merito ed efficienza. La soluzione - prosegue Sarzana - è pertanto quella di eliminare il concetto di prevalente, così come è stato introdotto nel decreto-legge".

Rider e dl Imprese, le perplessità sulla copertura Inail

Un altro aspetto sollevato da AssoDelivery riguarda il calcolo del premio Inail che secondo la norma sarà legato alla "retribuzione convenzionale giornaliera". "Ci sembra un meccanismo complesso, distorsivo e poco chiaro - sostiene Sarzana- i rider delle piattaforme possono scegliere quando, quanto, dove e come svolgere l'attività e non sappiamo a priori quanti giorni lavoreranno, né per quante ore effettueranno consegne in un giorno. Pertanto sarebbe opportuno calcolare il premio assicurativo in base alle ore lavorate, evitando gli effetti distorsivi che emergeranno dal sistema di calcolo previsto attualmente dal decreto-legge".

Rider, c'è la norma: resta il cottimo, mix con la paga oraria

AssoDelivery ha inoltre ricordato che le piattaforme aderenti all'associazione mettono a disposizione forme assicurative che coprono gli infortuni e i danni contro terzi, nonché dotazioni integrative a maggior tutela dei rider stessi. Gli stessi rider ricevono un guadagno medio orario compreso tra i 6 e i 16 euro lordi per ora, con picchi che possono superare i 30 euro nelle fasce orarie serali. Nessuno dei rider che collabora con le piattaforme di AssoDelivery guadagna uno o due euro l'ora.

"Siamo molto felici di aver potuto partecipare all'audizione di oggi sulla gig economy presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati - conclude Sarzana - ma siamo molto preoccupati per i tempi rapidi della discussione del decreto-legge n. 109 che inizierà nei prossimi giorni al Senato. Ci auguriamo di poter essere ascoltati anche dalle Commissioni Lavoro e Industria alle quali è stato assegnato, per consentire una scelta informata basata su dati reali. AssoDelivery rappresenta un mercato legale in forte crescita. Per noi è fondamentale assicurare maggiore flessibilità e la sicurezza che i rider chiedono. Restiamo a disposizione delle istituzioni".

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