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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Dai rider al salario minimo: tutte le misure a rischio

La caduta del governo gialloverde rischia di lasciare sospesi una serie di provvedimenti che stavano per vedere la luce o di cui si era molto discusso negli ultimi mesi

Chiusure domenicali, rider, aziende in crisi, salario minimo: queste sono soltanto alcune delle misure che la fine del governo Lega-M5s rischia di lasciare nel limbo. Alcune di queste stavano per essere approvate, altre erano ancora in fase embrionale o di discussione, ma si tratta di provvedimenti che l'esecutivo aveva promesso di portare a compimento e che invece rischiano di non vedere mai la luce. 

Aziende in crisi e rider

A preoccupare di più, al momento, sono il decreto legge imprese e il decreto legge scuola, approvati all'inizio della settimana dal governo ''salvo intese'' e che, secondo quanto disposto dal Cdm, dovrebbero approdare in Gazzetta ufficiale il 28 agosto.

In pratica i dl non sono stati varati ma soltanto annunciati e, quindi, non sorgerebbero i problemi legati alla decadenza dei termini (i decreti vanno approvati entro 60 giorni). Tuttavia ci sono altri problemi che andrebbero affrontati. Il decreto legge imprese, infatti, stanzia le risorse per aiutare i lavoratori delle aree in crisi industriale complessa (che si trovano in regioni come Sardegna e Sicilia), per la cassa integrazione e altro. Senza decreto non ci sarebbero le risorse per sostenere i dipendenti delle aziende in difficoltà.

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Poi ci sono i rider, che da tanto tempo attendono delle norme che consentano di avere un'assicurazione, una pensione e dei diritti. Insieme alle norme che modificano le tutele per i manager dell'ex Ilva, in chiave restrittiva. E' tutto nel decreto legge imprese, insieme alle misure per l'assunzione dei dipendenti Anpal, che servono al reddito di cittadinanza. Stessa fine potrebbe fare anche quota 100, una modifica 'sperimentale' alla legge Fornero che, per poter essere utilizzata anche in futuro dagli aspiranti pensionati, ha bisogno di essere confermata.

Scuola, 53mila assunzioni in bilico

L'ultimo Consiglio dei ministri giallo-verde insieme al decreto legge 'Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali', ha approvato anche il decreto legge 'Misure di straordinaria necessità ed urgenza nei settori dell'istruzione, dell'università, della ricerca e dell'alta formazione artistica musicale e coreutica'. Il provvedimento dovrebbe consentire l'assunzione a tempo indeterminato di 53.627 unità di personale docente, 2.117 dirigenti scolastici, 7.646 unità di personale Ata e 355 unità di personale educativo.

Personale che servirebbe per il prossimo anno scolastico ma, senza la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento, si troverebbe di fronte a una situazione di totale incertezza. Sempre nella stessa serata è arrivata l'ennesima sospensione delle procedure di riscossione coattiva degli importi relativi al prelievo supplementare latte (più conosciute come quote latte), con il rinvio del pagamento delle multe al 2020, grazie al decreto legge 'Disposizioni urgenti per il settore lattiero-caseario'.

Salario minimo e chiusure domenicali

E infine ci sono le norme in discussione da tempo, come quelle contenute nel disegno di legge che prevede l'introduzione del salario minimo, che corrono il rischio di ritrovarsi, come nel gioco dell'oca, a dover ripartire da zero. A queste vanno aggiunti anche il provvedimento sul taglio dei parlamentari, che deve essere votato alla Camera e che Di Maio vuole attuare prima della caduta del Governo, e la legge sulla regolarizzazione delle aperture dei negozi la domenica e nei giorni festivi.

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