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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Moda, Roberto Cavalli taglia 200 posti di lavoro e chiude la sede di Milano

Nuovo piano di riorganizzazione dopo l'addio tra la maison fiorentina e il direttore creativo Peter Dundas. Via 200 dipendenti su 672 complessivi

Via lo stilista e 200 posti di lavoro. Roberto Cavalli annuncia il piano di riorganizzazione aziendale che prevede la chiusura della sede e dell'ufficio stile di Milano e una riduzione dell'organico a livello mondiale di circa 200 dei 672 dipendenti complessivi. Non solo. Dopo tre stagioni, Cavalli e il direttore creativo Peter Dundas, hanno annunciato la separazione. La collezione primavera/estate 2017, presentata a Milano lo scorso 21 settembre durante la settimana della Moda, sarà quindi l'ultima disegnata da Peter Dundas per il noto brand.

La maison - si legge in una nota - ha incontrato oggi le rappresentanze sindacali per annunciare un progetto di riorganizzazione, che verrà avviato nei prossimi giorni, finalizzato al ritorno alla redditività a livello operativo nel 2018 e ad assicurare solide prospettive per il rilancio del marchio. La riorganizzazione prevede la semplificazione dell'assetto aziendale oltre alla chiusura della sede e dell'ufficio stile di Milano, con il trasferimento di tutte le funzioni a Osmannoro (Firenze). Inoltre, è prevista la razionalizzazione della produzione, della logistica e della rete retail, attraverso una serie di chiusure e/o ricollocazione di alcuni negozi.

"L'industria della moda sta attraversando tempi difficili, dettati da una significativa contrazione dei consumi in diversi mercati chiave e da una sostanziale trasformazione delle dinamiche del settore - ha commentato Gian Giacomo Ferraris, amministratore delegato del Gruppo Roberto Cavalli - In questo contesto, solo i marchi iconici, con un modello di business coerente ed un'organizzazione efficiente saranno in grado di sopravvivere. Dopo la mia iniziale analisi del gruppo, credo che Cavalli abbia tutto ciò che serve per avere successo, ma i costi della società devono essere in linea con i ricavi e questo è l'obiettivo che intendiamo raggiungere". 

“Come avevamo più volte denunciato, l’ultima riorganizzazione non ha dato nessun beneficio per l’azienda ma ha solo chiesto sacrifici ai lavoratori ed oggi si arriva a questo punto - commenta Bernardo Marasco di Filctem Cgil Firenze - domani pomeriggio si svolgerà una assemblea dei lavoratori nella sede fiorentina dell’azienda. Lì i lavoratori decideranno le forme con le quali mobilitarsi per difendere il proprio futuro e un marchio storico sul nostro territorio”.

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