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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Safilo "taglia" in Italia: 700 esuberi, scatta lo sciopero

L'azienda ha presentato il nuovo piano industriale che prevede la chiusura dello stabilimento di Martignacco (Udine) e il taglio di un quarto dei dipendenti nel nostro Paese. I sindacati hanno indetto uno sciopero per il 13 dicembre

Il Cda di Safilo ha dato l'ok al Business plan 2020-2024, un piano che mira alla crescita delle vendite e dei margini del Gruppo nei prossimi anni, ma che avrà anche un impatto negativo sui livelli occupazionali in Italia. Il piano di Safilo nel nostro Paese prevede infatti ben 700 esuberi nel 2020, suddivisi tra gli stabilimenti di Martignacco (Udine), Longarone (Belluno) e Padova. L'azienda, che in Italia conta circa 2.600 dipendenti, ne manderà a casa praticamente un quarto. 

Safilo, 700 esuberi in Italia: scatta lo sciopero

La notizia ha subito messo in allarme le sigle sindacali, che hanno dichiarato lo stato di agitazione e uno sciopero in tutti gli stabilimenti dell'azienda di occhialeria per l'intera giornata del 13 dicembre. Dei 700 esuberi presentati nel piano di Safilo, 250 fanno parte dello stabilimento di Martignacco, in provincia di Udine, che verrà chiuso per ristrutturazione. Altri 400 esuberi sono previsti nello stabilimento di Longarone (Belluno) che vedrebbe quasi dimezzato l'attuale organico di 900 addetti; gli ultimi 50 esuberi riguardano la sede di Padova, mentre non sarebbe toccata la sede veneziana di Santa Maria di Sala. 

Il provvedimento emerge dal nuovo piano industriale, operativo già dal prossimo anno. Il gruppo di occhialeria, fondato nel 1934 da Guglielmo Tabacchi, è controllato dal 2009 dal fondo olandese Hal. Il Cda ha approvato il progetto quinquennale, che fa leva su una profonda trasformazione digitale e su un drammatico ridimensionamento delle attività italiane.

Safilo, i motivi della crisi: "Decisione inevitabile"

L'amministratore delegato di Safilo, Angelo Trocchia, ha motivato così la decisione dell'azienda: "Non prendi mai queste decisioni a cuor leggero ma la decisione di tagliare in Italia è inevitabile per permettere a Safilo di continuare a vivere per altri 150 anni".

La perdita delle licenze del lusso che fanno riferimento ai marchi Lvmh di Arnault, si legge in una nota, ha reso "necessario avviare un piano di riorganizzazione e ristrutturazione industriale, che risponda prontamente al nuovo scenario produttivo". Il piano "ha identificato un totale di circa 700 esuberi nel 2020 in Italia" e Safilo "ha aperto un tavolo negoziale" con i sindacati allo scopo di "individuare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per limitare gli impatti sulle persone coinvolte".

Safilo, il nuovo piano

Il nuovo piano recepisce gli effetti delle più recenti evoluzioni avvenute nel business del Gruppo, e in particolare: la cessione delle attività retail Solstice, avvenuta il 1° luglio 2019; il rinnovo della licenza Marc Jacobs fino al 31 dicembre 2026; l'uscita del marchio Dior dal 1° gennaio 2021; l'uscita del marchio Fendi dal 1° luglio 2021; il rinnovo delle licenze Tommy Hilfiger, Hugo Boss e Kate Spade; il rinnovo dell'accordo di fornitura con Kering Eyewear; il lancio dei marchi in licenza siglati nel corso del 2019, specificamente Missoni e M Missoni, Levi's, David Beckham, e Under Armour, un brand sportivo iconico la cui licenza è stata recentemente siglata; l'acquisizione di Blenders Eyewear, marchio californiano digitally-native in forte crescita, che arricchirà il portafoglio dei marchi di proprietà del Gruppo e il suo business e-commerce D2C.

I principali obiettivi strategici e le leve del nuovo Group Business Plan sono: lo sviluppo di un modello di business moderno e di successo, incentrato sul cliente e orientato al consumatore finale, implementato grazie a una nuova strategia di trasformazione digitale; la crescita delle vendite, mettendo il cliente e il consumatore al centro della strategia, attraverso l'accelerazione delle iniziative volte all'aggiornamento digitale del modello di business del Gruppo. Partendo nel 2020 dal mercato europeo, nei prossimi 5 anni Safilo intende rafforzare e ampliare la propria base clienti attraverso una strategia customer-centric, che prevede di ridefinire e migliorare l'esperienza, il coinvolgimento e i servizi al cliente (Customer Experience, Customer Engagement e Customer Care), grazie all'adozione delle ultime tecnologie in ambito B2B, CRM (Customer Relationship Management) e all'automazione dei processi di vendita. 

Safilo, Furlan (Cisl): "Serve una politica industriale"

"In Italia ci sono più di 160 vertenze ferme da troppo tempo con oltre 300mila lavoratori e lavoratici coinvolti. E' evidente qual è la priorità del Paese". Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, dopo che il gruppo veneto Safilo ha presentato il piano industriale del 2024 che prevede 700 esuberi. La Furlan ha poi aggiunto che "il tema vero è se questo Paese finalmente si dota di una strategia di politica industriale oppure no".

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