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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Sciopero aereo, c'è la nuova data: sarà il 2 aprile

La protesta del personale del trasporto aereo prevista per oggi, 25 febbraio, è stata rimandata a causa della diffusione del nuovo coronavirus. Usb: ''Sciopero differito, ma no a moratoria fino al 31 marzo''

Lo sciopero nazionale del trasporto aereo che era stato proclamato per oggi, martedì 25 febbraio 2020, è stato differito a causa della diffusione del nuovo coronavirus sul territorio italiano. Ma quando ci sarà il nuovo “braccia incrociate” di 24 ore? La protesta annunciata dai sindacati del trasporto aereo di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, è stata rimandata al prossimo 2 aprile.

Sciopero aereo il 2 aprile 2020

I sindacati riferiscono di aver preso atto delle indicazioni della Commissione di garanzia degli scioperi e delle ordinanze dei Presidenti delle Regioni Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria.

La Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, preso atto dello stato di emergenza sanitaria proclamato sul territorio nazionale, aveva rivolto un fermo invito a tutte le organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali affinché non venissero effettuate astensioni collettive dal 25 febbraio al 31 marzo 2020, al fine di evitare ulteriore aggravio alle Istituzioni coinvolte nell’attività di prevenzione e contenimento della diffusione del virus.

Sciopero aereo 2 aprile, Usb: ''No a moratoria fino a 31 marzo''

Attraverso una nota sul proprio sito, l'Unione Sindacale di Base (Usb) ha comunicato lo spostamento dello sciopero previsto per il 25 febbraio: "A fronte dell'evoluzione della diffusione del Covid19 degli ultimi giorni, l'Unione Sindacale di Base ha deciso di differire gli scioperi già indetti nelle aziende del trasporto aereo per la giornata di martedì 25 febbraio, prendendo atto di un contesto del tutto eccezionale e drammatico venutosi a creare in questi giorni". Così in una nota l'Usb in merito allo sciopero nel trasporto aereo programmato domani.

"Allo stesso tempo, nel riscontrare l'invito ricevuto da parte del presidente della Commissione di Garanzia, Giuseppe Santoro Passarelli, Usb "si trova nell'impossibilità di condividere il periodo indicato di astensione dalle iniziative di sciopero fino al 31 marzo. Gli effetti della diffusione del coronavirus impatteranno su una situazione dell'intero settore già fortemente deteriorata, a partire dai vettori Alitalia e Airitaly e agli appalti aeroportuali fino alla mancata riforma dell'intero sistema, che già necessita di un immediato intervento da parte del governo e di tutte le istituzioni interessate, come chiesto dalla nostra organizzazione sindacale ormai da mesi".

Il pericolo di ulteriori contraccolpi sull'occupazione e sui livelli contrattuali, sottolinea Usb, "ci obbliga a reiterare le richieste di un tavolo di crisi che affronti e individui tutte le soluzioni e tutti gli strumenti necessari alla tutela dell'industria del settore e dei lavoratori già provati da anni di crisi. Inoltre, a tutt'oggi, Usb segnala incomprensibili ritardi nel predisporre tutti i necessari dispositivi a tutela della salute dei lavoratori esposti in un settore nevralgico da parte delle controparti datoriali, nonostante i nostri ripetuti solleciti inviati al governo, alle istituzioni coinvolte e a tutte le associazioni del settore".

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