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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Milano

Lo sciopero dei pacchi: perché i driver Amazon hanno bloccato le consegne in Lombardia

Sciopero e presidio davanti alla sede milanese del colosso dell'e-commerce: ecco quali sono i motivi che hanno scatenato la protesta dei lavoratori. Amazon replica: "Chiediamo sempre che venga rispettato il codice di condotta dei fornitori"

Lo sciopero dei driver Amazon blocca le consegne in gran parte della Lombardia. Circa un centinaio di lavoratori hanno partecipato oggi, martedì 26 febbraio, al presidio in piazza XXV Aprile, a Milano, di fronte alla sede del colosso dell'e-commerce. Lo sciopero interessa diversi depositi Amazon tra Milano e dintorni, tra cui quelli di via Toffetti, Origgio e Burago di Molgora. 

Sciopero driver Amazon 26 febbraio: i motivi della protesta

Ma quali sono i motivi che hanno scatenato la protesta dei driver Amazon in Lombardia? Come confermato dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, i lavoratori chiedono un intervento responsabile di Amazon e un "piano concreto sul carico di lavoro e sulle assunzioni per redistribuire le consegne, aumentare la qualità e costruire lavoro stabile. Perché se il futuro sarà digitale e smaterializzato le persone continueranno ad essere un valore". Andando più nel dettaglio, al centro della protesta ci sarebbero delle presunte irregolarità nei pagamenti, nel carico di lavoro, nell'installazione di timbratrici, nelle franchigie per i danni ai mezzi, nelle condizioni salariali e nel  lavoro atipico (con contratti Co.co.co e a Partita Iva).

Il presidio dei driver Amazon a Milano

"I driver – scrivono in sindacati in una nota congiunta - sono le uniche facce che chi acquista incontra del complesso sistema di distribuzione delle merci del colosso mondiale, diventano in definitiva la faccia con la quale Amazon entra in contatto con i propri clienti, eppure oggi sono quelli sottoposti a ritmi di lavoro estenuanti, un numero di pacchi consegnati che arriva anche al doppio di quelli che mediamente consegna un driver. Un sovraccarico che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e la qualità del servizio offerto. Le aziende in appalto per accaparrarsi qualche rotta in più spremono i dipendenti per consegnare tutto ciò che gli è stato assegnato anche quando il furgone è colmo di pacchi. Non si prendono in considerazione le condizioni meteo, la lunghezza dei tragitti, il traffico. L'importante è consegnare tutto e velocemente".

Sciopero driver Amazon, saltate 2-300mila consegne

"Milano e' il fulcro di questo settore, quantificare e' difficile. Se parliamo di circa 200 consegne per ogni furgone, considerando la platea di 1.000 corrieri, fate presto a capire che 2-300.000 consegne sono saltate". Parola di Emanuele Barosselli, segretario lombardo della Cgil settore logistica, che prova a tracciare un bilancio di questa giornata di mobilitazione dei corrieri Amazon lombardi. Dal presidio cittadino di piazza XXV aprile (qualche centinaio di persone), il sindacalista parla anche dell'adesione generale al presidio. "Totale" dice Barosselli, e questo "al netto dei tempi determinati che, con il ricatto del mancato rinnovo, non hanno aderito, anche se abbiamo avuto alcune adesioni anche da quel settore".

Le richieste, gia' parzialmente accolte se non altro in forma di trattativa, prevedono premi risultati per gli autisti, riduzione dei carichi, stabilizzare i tempi determinati e inserimento delle timbratrici per riconoscimento straordinario, stabilizzare i tempi determinati. In poche parole, spingere l'azienda a riconoscere quelle due ore al giorno di tempi accessori che, come spiega Barosselli, pur non venendo pagate si riempiono "tra riunioni organizzative, carico dei furgoni e code per entrare e uscire dai depositi, perche' con un numero cosi' alto di corrieri (7-800 sono solo quelli stabili in regione) ci vuole almeno mezz'ora di tempo". Nel pomeriggio e' attesa la presenza del segretario nazionale Cgil, Maurizio Landini

Furlan (Cisl): "Sostegno allo sciopero dei driver"

"Pieno sostegno allo sciopero di oggi dei driver lombardi che consegnano i pacchi di Amazon. Bisogna far rispettare i contratti e tutelare la dignità di tutti i lavoratori della gig economy. No ad ogni forma di sfruttamento, a carichi di lavoro eccessivi, a mancata sicurezza". Lo scrive su twitter il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, esprimendo la propria solidarietà ai lavoratori addetti alla consegna dei pacchi di Amazon che oggi sono in sciopero in Lombardia, un territorio che vale il 60% del mercato italiano.

Sciopero Driver Amazon: la replica dell'azienda

Amazon non ci sta e in una nota replica alle critiche mosse da lavoratori e sindacati che hanno annunciato il blocco delle consegne in Lombardia e un presidio sotto gli uffici della sede del gruppo statunitense per protestare contro le attuali condizioni di lavoro. Premesso che, scrive il colosso dell'e-commerce, "per le consegne ai clienti, Amazon Logistics si avvale di piccole e medie imprese specializzate; Amazon richiede che tutti i fornitori di servizi di consegna rispettino il 'codice di condotta dei fornitori' Amazon e garantiscano che gli autisti ricevano compensi adeguati, siano trattati con rispetto, si attengano a tutte le normative vigenti e al codice della strada e guidino in modo sicuro". Amazon "effettua verifiche regolari e conduce indagini su qualsiasi segnalazione di non conformità". Sul carico e i ritmi di lavoro, spiega Amazon, "il numero di pacchi da consegnare è assegnato ai fornitori di servizi di consegna in maniera appropriata e si basa sulla densità dell'area in cui devono essere effettuate le consegne, sulle ore di lavoro, sulla distanza che devono percorrere. Amazon assegna le rotte ai fornitori di servizi di consegna che poi le assegnano ai loro autisti sulla base della loro disponibilità".

Quanto alla qualità del servizio, puntualizza la società, "investiamo nei nostri centri logistici e lavoriamo con i partner di consegna per mantenere le promesse fatte ai clienti". "Analizziamo con accuratezza ogni situazione in cui un cliente non riceve il servizio che si aspettava e lavoriamo assieme per far sì che questo non si verifichi più in futuro. Questo è testimoniato dal fatto che, per il quarto anno consecutivo, i clienti italiani hanno identificato Amazon come la miglior compagnia in termini di esperienza di servizio. Il sondaggio ha coinvolto oltre 200mila persone, scelte tra 900 aziende di 100 settori differenti, dalle catene di negozi fino alle banche, compagnie aeree e fornitori di servizi on line", dice. "

Durante l'anno -avverte poi Amazon- la gran parte degli autisti ha contratti a tempo indeterminato. Dati i volumi variabili della nostra attività, come ad esempio il Natale, i nostri partner ricorrono anche ad autisti con contratti in somministrazione; circa il 90% degli autisti termina la propria giornata di lavoro prima delle 9 ore previste. Nel caso in cui venga richiesto straordinario, viene pagato il 30% in più come previsto dal contratto nazionale Trasporti e Logistica".

"L'installazione delle timbratrici - chiarisce - spetta al partner di consegna, noi effettuiamo audit continui per verificare che la presenza degli autisti venga registrata correttamente, scansionando i badge quando il personale accede nei nostri depositi di smistamento". Sui ritardi nel pagamento degli stipendi, "abbiamo un programma di audit che funziona in maniera continuativa per garantire la conformità con il nostro codice fornitore e i requisiti legali. Questi audit includono la revisione di retribuzioni e orari di lavoro degli autisti. Da questi audit ci risulta che i pagamenti degli stipendi sono effettuati in maniera regolare". E infine, conclude, "il pagamento delle franchigie per i danni ai mezzi utilizzati non è incluso nell'accordo siglato da Amazon con i suoi fornitori di servizi di consegna, ma il contratto nazionale Trasporti e Logistica ha definito con chiarezza le regole a questo proposito".

Sciopero Amazon, Conftrasporto: "Protesta strumentale"

"La protesta dei lavoratori organizzata delle sigle sindacali sotto la sede di Amazon è puramente strumentale". Lo dice il vicepresidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, commentando la manifestazione di oggi a Milano sulle condizioni di lavoro nel settore dell'ultimo miglio. "Amazon non ha propri autisti - ricorda Uggè - ma si avvale di fornitori terzi, ai quali chiede di rispettare le norme contenute nel Ccnl logistica e trasporti. Per quanto concerne il tema delle assunzioni, va preso in considerazione il fatto che il mondo del trasporto sta mutando e dobbiamo prenderne atto: la natura stagionale del lavoro di consegna per l'e-commerce porta necessariamente a un aumento delle assunzioni durante i periodi di picco, a cui segue un calo nei periodi immediatamente successivi", conclude il vicepresidente.


  

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