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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Metalmeccanici in sciopero per otto ore, tute blu in piazza: ''Il Governo fa Robin Hood al contrario''

Migliaia di lavoratori in piazza tra Milano, Firenze e Napoli, per chiedere una nuova politica industriale. I sindacati: ''Si deve smettere di raccontare l’Italia che non c’è"

Migliaia di metalmeccanici sono scesi in piazza tra Milano, Firenze e Napoli per lo sciopero di otto ore indetto dai sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm. I lavoratori protestano per chiedere una nuova politica industriale e, in particolare, un piano di investimenti pubblici nelle infrastrutture materiali e sociali e una riforma fiscale che riduca la tassazione su lavoratori e pensionati.

Il Governo deve "decidere che cosa fare rispetto a cosa chiede l'Europa, quale legge di stabilità si fa. E' chiaro che noi non escludiamo nulla ma tutto questo lo decideremo insieme e insieme a Cisl e Uil, perché la novità di questa fase è una ritrovata capacità di azione unitaria che è un bene prezioso che va salvaguardato" dichiara il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, interpellato sull'ipotesi di uno sciopero generale.

Sciopero Metalmeccanici 14 giugno: il corteo a Milano

A Milano il serpentone è partito alle 9 da Corso Venezia (vicino a Piazza Oberdan), proseguirà verso Piazza San Babila, poi lungo Corso Matteotti, piazza Meda, via Catena, Largo Mattioli, Via Case Rotte, Piazza della Scala, via Santa Margherita, via Mengoni e infine terminerà in Piazza Duomo. "In Lombardia la situazione è delicata", denuncia la Cgil. I sindacati registrano un aumento delle richieste di cassa integrazione e delle crisi: da Husqvarna a Finnord, da Maggi Catene a  Fujitsu, a Ibm. Molte anche le aziende nelle quali non è più prorogabile l'utilizzo degli ammortizzatori sociali con il rischio del ricorso a licenziamenti collettivi.

Metalmeccanici, la protesta in piazza (FOTO ANSA)

Sciopero Metalmeccanici 14 giugno: le proteste a Firenze e Napoli

E sono oltre 10mila le tute blu a Firenze: stanno sfilando per le vie del centro, da Piazza Cavalleggeri, sui Lungarni, passando poi vicino a Piazza della Signoria, per raggiungere Piazza della Santissima Annunziata dove si svolgerà il comizio finale. Dietro lo striscione che ha aperto il corteo, sono schierati i segretari regionali di Fim, Fiom e Uilm, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Alla manifestazione partecipano la segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan, il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, e Gianna Fracassi segretaria confederale della Cgil.

Altrettanti in piazza anche a Napoli. "Siamo circa 10mila lavoratori" ha detto Giuseppe Terracciano, segretario generale della Fim-Cisl Campania, parlando dal palco di piazza Matteotti dove sono presenti il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo e il segretario generale della Fiom, Francesca Re David. In testa al corteo i lavoratori della Whirlpool di Napoli e uno striscione unitario con le tre sigle sindacali.

Bentivoglio: ''Governo è Robin Hood al contrario''

"Il governo è un Robin Hood al contrario, ruba ai poveri per dare i ricchi". Lo afferma Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, dal palco di Piazza Duomo a Milano per lo sciopero generale dei metalmeccanici. "Non c'è in questo paese è un partito contro le evasioni fiscali -continua-, si inventano a getto continuo sanatorie e condoni per gli evasori fiscali, e non ci si preoccupa se questo produce impunità. Sono 700 mila italiani che hanno diritto al condono fiscale, che in questi anni hanno pagato tasse ma hanno avuto accesso alla scuola e alla sanità, grazie alle tasse dei lavoratori dipendenti e dei pensionati". "Tra 80 mila e 280 mila lavoratori -spiega Bentivogli - rischiano il posto di lavoro, rischiano di perdere tutto, loro e le loro famiglie. La cassa integrazione cresce del 78%, il debito pubblico aumenta e lo spread ci spiegano che è una cosa che non ci riguarda, ma lo spread è una tassa occulta che toglie i soldi a chi ha bisogno di denaro, per darlo agli speculatori. Un altro regalo ai ricchi, un'altra mortificazione all'Italia che lavora".

Camusso: ''L'Italia ha emergenze con le multinazionali''

"Si deve smettere di raccontare l’Italia che non c’è" ha affermato, sempre dal palco milanese, Susanna Camusso, ex segretaria generale Cgil. "L’Italia ha di nuovo delle emergenze aperte e insolute che riguardano in tanta parte le multinazionali" ha detto, sottolineando poi la "straordinaria necessità di politiche che guardino al lavoro e ai diritti de lavoro. I diritti bisogna tutelarli e conservarli perché non sono dati una volta per sempre. Abbiamo in mente il lavoro come necessità di investimenti e necessità di contratti che lo regolino".

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