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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Si Tav, il "grande freddo" dopo il vertice con il governo

"Non entreremo nella commissione costi-benefici" fanno sapere le associazioni d'impresa favorevoli alla Torino-Lione. "Ci vogliono coinvolgere per poi dire di aver concluso un percorso condiviso". Dal governo toni concilianti, in attesa dell'analisi costi-benefici

Il gruppo di esperti del ministero, che sta svolgendo l'analisi costi-benefici sulla Tav, "sarà integrato con la nomina di un loro esperto, in maniera che possa partecipare allo svolgimento delle riunioni. Stessa cosa avverrà con un rappresentante dei movimenti No Tav, che incontreremo prossimamente". E' quanto si legge in una nota congiunta del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio e del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, al termine confronto di ieri a Palazzo Chigi con le associazioni d'impresa Si Tav, 13 sigle in rappresentanza di 33 associazioni, tra industria, commercio e artigiani accompagnati anche dai sindacati edili del Piemonte di Cgil, Cisl e Uil. In realtà le cose non andranno così. Il "mondo" Si Tav si sfila poche ore dopo.

Tav, quali sono i timori delle imprese

Durante l'incontro il governo ha cercato di rassicurare le imprese piemontesi sulla rapidità di esecuzione dell'analisi costo benefici cui sarà sottoposta la Torino-Lione, ma gli imprenditori restano seriamente preoccupati. La partita infatti, nonostante la garanzia espressa ancora oggi dal premier Giuseppe Conte di chiudere il 'dossier' "in tempi brevissimi", entro dicembre, per poter decidere sui bandi di gara al più presto, potrebbe in realtà, secondo alcuni, chiudersi non prima delle prossime europee e, per altri, andare addirittura anche oltre.

Procedere speditamente nel rispetto degli accordi internazionali sottoscritti tra Italia, Francia e Unione Europea, quindi, la parola d'ordine, ma anche mantenere il ruolo dell’Osservatorio tecnico per l’asse ferroviario Torino Lione quale luogo del confronto con i rappresentanti del territorio e, partendo dal presupposto che l'analisi costi-benefici non costituisce un elemento dirimente per la realizzazione dell’opera, sottoporla entro fine dicembre all'analisi dell’Osservatorio Torino Lione per l’eventuale condivisione. 

I costi della TAV tra Torino e Lione

Fumata nera dopo il vertice

"Il tema delle infrastrutture, della logistica e dei collegamenti internazionali - si legge nel documento - deve essere affrontato in maniera positiva e propositiva. Occorre quindi che le infrastrutture siano considerate come fondamentali per ogni politica di crescita e di sviluppo del nostro Paese e, in particolare, del Piemonte e di Torino. In questo contesto - precisa la nota - la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino Lione costituisce uno degli assi d’azione prioritari e fondamentali e non è e non può essere merce di scambio con altre opere". "Più in generale - prosegue il documento - chiediamo che si guardi alle infrastrutture come strumenti di crescita e sviluppo e non come spauracchi da allontanare dal nostro territorio e dall’Italia. Chiediamo che si guardi ai nuovi collegamenti compatibili con l’ambiente, con la sicurezza e con l’efficienza dei trasporti di persone e merci, come occasioni di crescita non solo per la produzione manifatturiera e dei servizi, ma anche per l’agroalimentare, il turismo, il commercio, la cultura, la convivenza civile, il benessere delle future generazioni".

Le 33 associazioni rappresentate nell’incontro a Palazzo Chigi contano complessivamente 326.000 imprese con oltre 1,3 milioni di lavoratori, un fatturato di 130 mld ed esportazioni pari a 48 mld,  e si ritengono "espressione del sistema dell’economia di Torino e del Piemonte in tutti i suoi molteplici aspetti": nel documento si esprime apprezzamento per l'incontro considerato "l’inizio di un cammino". Nella nota si annuncia quindi che si proseguirà "giudicando le risposte sul tema della Tav e delle infrastrutture, valutando più in generale le politiche economiche, delle infrastrutture e sociali che saranno, messe in campo, chiedendo conto di ogni scelta effettuata e dei relativi ritardi, facendo sentire la voce di chi ogni giorno lavora e produce ricchezza per tutti".

Un'apertura che si trasforma poche ore dopo però in una sorta di fumata nera: “Non entreremo nella commissione costi-benefici” faranno sapere in serata le imprese. "Ci vogliono coinvolgere per poi dire di aver concluso un percorso partecipato e condiviso. E mettono l’intero mondo produttivo sullo stesso piano del movimento No Tav": questo, sintetizzato così dalla Stampa, sarebbe il punto di vista del mondo Si Tav.

"L’apertura del governo, disposto a inserire un loro rappresentante nella commissione incaricata di effettuare l’analisi sui costi e benefici, viene valutata per quello che è: un abbraccio potenzialmente soffocante", scrive il quotidiano torinese.

"Tav, Tap e Terzo Valico? Benefici superiori ai costi"

Torino-Lione, si attende l'analisi costi-benfici

Nella nota congiunta del presidente di Conte, Di Maio e Toninelli, il governo ribadisce come "abbiamo ricordato che è in atto un'analisi tecnica costi-benefici, puntuale e non ideologizzata, e che al termine di questa istruttoria si tireranno le fila". Questo governo, si sottolinea ancora, "vuole lanciare un segnale di attenzione a Torino ed è in campo per rilanciare l’economia e il tessuto produttivo di tutto il territorio, con investimenti e sostegno alle imprese”. "Trasparenza, ascolto, equilibrio e approccio pragmatico sono le parole chiave che caratterizzano la nostra azione, così come è stato sino ad oggi e sarà anche per tutte le altre opere infrastrutturali nazionali. "Riteniamo però cruciale - continua la nota - che le opere da realizzare siano sempre rispondenti alle esigenze del Paese e dei territori, fatte secondo elevati standard di sicurezza e nel rispetto dell’ambiente".

Torino, in 30mila per dire sì alla Tav (FOTO ANSA)

"Sulla Tav io tifo per il sì sempre e comunque. L'Italia ha bisogno di più infrastrutture e non di meno infrastrutture". Lo ha affermato il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini intervenendo a Radio Anch'io.

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