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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Italia

Allarme spread a quota 200 come nel 2014, Draghi difende l'Euro: "Argine per la crisi"

Incertezza politica, "frexit" e le difficoltà dei conti pubblici italiani: una manna per gli speculatori che hanno preso di mira i mercati finanziari. Il presidente della Bce difende l'Euro mentre il Parlamento italiano fa melina sul decreto salva-banche

Incertezza politica, i timori di un voto anticipato, il contenzioso con Bruxelles sui conti pubblici: una manna per gli speculatori che hanno preso di mira il listino finanziario del Bel Paese. Era dal febbraio 2014 che il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi non toccava quota 200 punti

A pesare sul mercato dei titoli del debito pubblico italiano anche l'attesa per l'aumento di capitale Unicredit che ha visto i titoli del secondo gruppo bancario italiano virare fin da subito in negativo a Piazza Affari (-6.17%). E sono le banche a trainare in basso Piazza Affari che ha chiuso con l'indice Ftse Mib a -2,21%.

Ma è tutta Europa che torna a guardare con timore i listini dei mercati finanziari: pesa il rischio tenuta dell'Eurozona sotto la spinta dei populismi e con la candidata all'Eliseo, Marine Le Pen che è tornata a suonare i tamburi di guerra per proporre ai francesi un referendum sull'Euro. Gli ultimi sondaggi la indicano come favorità benché in un eventuale ballottaggio con Macron la maggior parte di francesi sceglierebbe il candidato "outsider" centrista. L'euro ha chiuso in calo appena sopra 1,07 dollari sulla scia della preoccupazione per la 'Frexit'.

Il rialzo dello spread italiano e la preoccupazione per la 'Frexit', dipingono uno scenario da incubo: una fase complessa a cui Mario Draghi non ha fatto mancare l'annunciato paracadute, o nel gergo finanziario, il suo bazooka: Il presidente della Banca Centrale Europea ha annunciato che la Bce continuerà con il programma del Quantitative Easing "fino a fine 2017 o oltre se necessario".

"L'Euro ci ha salvato dalla crisi economica"

draghi

Dal presidente della Bce Draghi arriva una grande difesa della moneta unica. "Grazie al trattato di Maastricht e alla moneta unica abbiamo forgiato legami che ci hanno permesso di sopravvivere alla peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale", ha detto Draghi agli europarlamentari: "La capacità di resistenza nel 2016, malgrado una serie di choc negativi, dimostra che siamo sulla strada giusta e suggerisce che le riforme a livello nazionale e europeo pagano in termini di crescita economica", ha aggiunto Draghi. "La ragione d'essere del progetto europeo" era e rimane di "tenerci uniti in termini difficili, quando la tentazione è di attaccare i nostri vicini o cercare soluzioni nazionali".

Intanto il Parlamento italiano discute sul pacchetto di emendamenti presentati dal Governo alla Commissione Finanze del Senato sul cosidetto decreto salva-risparmio. Il provvedimento è atteso a Palazzo Madama martedì pomeriggio. 

In bilico la presidente dell'Abi, Antonio Patuelli sulla pubblicazione della lista dei debitori insolventi. Al momento la commissione Finanze ha accantonato l'emendamento presentato da Forza Italia che chiede appunto una lista dei 'cento nomi' dei grandi debitori e il governo ha dato parere favorevole solo alla proposta di modifica Pd che istituisce invece solo una relazione semestrale al Parlamento. 

Sarà invece la Corte Costituzionale a decidere sull'intervento voluto dal Governo Renzi che prevede la trasformazione delle banche popolari in spa: esclusa la possibilità di alzare da 8 a 30 miliardi la soglia oltre la quale scatta l'obbligo di trasformazione, si va verso una proroga dei termini, già scaduti alla fine del 2016.

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