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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Il caro-scuola non basta: la nuova stangata è su pane e pasta

La denuncia arriva dal Codacons, dopo gli allarmi lanciati dagli analisti di settore

Settembre si preannuncia come un mese molto dispendioso per le tasche degli italiani. Oltre ai rincari legati al materiale scolastico, c'è una nuova stangata che potrebbe abbattersi sulle gamiglie: quella relativa ai prezzi di pane e pasta. A denunciare l'ennesima possibile batosta per i portafogli degli italiani è il Codacons, dopo gli allarmi lanciati dagli analisti del settore.

La produzione del grano

Secondo l'associazione, la produzione di grano ha subito un drastico taglio a causa della siccità che ha interessato i principali paesi produttori, dalla Russia alla Germania, colpendo anche Francia, Ucraina e Stati Uniti. A livello globale si registrano sensibili riduzioni delle scorte per il grano tenero (fino al -20%) utilizzato per pane e biscotti, mentre un calo più contenuto riguarda il grano duro, destinato alla pasta. Una situazione che avrà inevitabili ripercussioni sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti e, di conseguenza, per le tasche degli italiani.

La nuova stangata

"Una famiglia media spende un Italia circa 76 euro al mese per pane e cereali, e il giro d'affari legato al solo pane raggiunge nel nostro paese gli 8 miliardi di euro annui - spiega il presidente Carlo Rienzi - Gli italiani consumano ogni anno in media 24 kg procapite di pasta e circa 60 kg di pane, focacce e pizze. Il grano è alla base della nostra dieta quotidiana al punto che un rialzo dei listini al dettaglio del 5% per i prodotti trasformati, determinerebbe una maggiore spesa pari a +45,6 euro annui a famiglia. Una maxi-stangata da complessivi 2,7 miliardi di euro annui a carico degli italiani, considerando tutti i prodotti legati al grano commercializzati nel nostro paese".

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