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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Stesso stipendio per uomini e donne: la "scommessa" di Starbucks

La multinazionale del caffè si impegna a dare lo stesso stipendio ai suoi dipendenti a prescindere dal loro sesso: “Vogliamo aiutare a portare più attenzione su un tema così cruciale”

“Il divario di trattamento economico in base al genere è reale e Starbucks si impegna non solo a parlarne ma anche a risolverlo”. Le parole di Lucy Helm, vicepresidente esecutivo del gruppo, nel corso dell’assemblea annuale degli azionisti che si è svolta ieri a Seattle (nello Stato di Washington), hanno scatenato gli applausi tra le migliaia di persone riunite all’evento. Starbucks si impegna, a parità di mansione, a dare lo stesso stipendio ai suoi dipendenti a prescindere dal loro sesso o dal colore della loro pelle: dopo avere già raggiunto la parità di trattamento negli Stati Uniti, la celebre catena di caffetterie intende farlo anche su scala globale.

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“Crediamo sia importante, come azienda delle nostre dimensioni, aiutare a portare più attenzione su un tema così cruciale”. Secondo il Census Bureau americano, nel 2016 le donne lavoratrici a tempo pieno sono state generalmente pagate l’80% di quanto portato a casa dagli uomini. Per Helm, la differenza è peggiore nel settore retail, con il gentil sesso che guadagna 70 centesimi per ogni dollaro guadagnato da un maschio. Questo è solo uno degli obiettivi che il gruppo si propone di conseguire. Starbucks ha illustrato la sua strategia di crescita per il prossimo decennio e ha confermato l’impegno a distribuire 15 miliardi di dollari agli azionisti nei prossimi tre anni e a mettere a segno una crescita degli utili per azione di almeno il 12%.

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Le tre chiavi per la crescita, indicate dal Ceo del gruppo, Kevin Johnson, passano per investimenti nel digitale (volti ad aumentare gli ordini fatti dalla clientela via app), per un aumento dell’importanza del mercato cinese e per il marchio di alta gamma Starbucks Reserve Roastery. Nello specifico, il numero uno di Starbucks ha detto che intende fidelizzare gli oltre 60 milioni di clienti Usa mensili che non sono ancora membri di Starbucks Rewards. Per quanto riguarda la Cina, l’a.d. ha ricordato che il numero degli store è salito da 800 a 3.200 negli ultimi cinque anni, ma l’obiettivo è aprirne oltre 5.000 entro il 2021. Sempre nel mercato cinese, intende inoltre accrescere l’appeal dei suoi store rivisitandone lo stile nel tentativo di compiacere la clientela locale.

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