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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

"Stop a reddito di cittadinanza, quota 100 e 80 euro": cura shock o provocazione?

Bonomi, presidente degli industriali milanesi: "Serve subito una cura shock con un drastico taglio del cuneo fiscale, tutto a vantaggio dei lavoratori con redditi tra 0 e 35 mila euro". Ma da ieri il decreto rdc e quota 100 è legge, Toninelli: "Cambiamento fa rima con rivoluzione"

È destinata a suscitare reazioni l'intervista a Repubblica del presidente degli industriali milanesi: "Serve una cura shock. Subito, non dopo le Europee perché giugno rischia di essere troppo tardi". Ad affermarlo è Carlo Bonomi:  "Non mi piace dire: noi lo avevamo previsto, ma lo avevamo previsto", sottolinea. "Azzeriamo le misure che non producono crescita: 80 euro, reddito di cittadinanza, quota 100. Di quei soldi usiamo una quota per contrastare la povertà, una per gli investimenti pubblici e mettiamo tutto il resto a supporto di un drastico taglio del cuneo fiscale, tutto a vantaggio dei lavoratori con redditi tra 0 e 35 mila euro, cioè la fascia sociale che ha sofferto di più negli ultimi anni".

"La mossa avrebbe una forte valenza sociale e un alto valore economico: restituire potere d'acquiosto a chi lo ha perso vuol dire creare le condizioni per una migliore propensione ai consumi, condizione necessaria per muovere la domanda interna", dice Bonomi per il quale il reddito di cittadinanza e quota 100 "sono due misure pensate con l'unico obiettivo del dividendo elettorale". "Noi imprenditori - prosegue Bonomi - abbiamo avvistato il rischio recessione già a fine estate e l'abbiamo ripetuto allo sfinimento. ma il Governo ha speso i suoi primi 10 mesi in una infinita campagna elettorale. Ora che la recessione è certificata, bisogna muoversi".

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Reddito di cittadinanza e quota 100, il decreto è legge

Il decreto rdc e quota 100 è legge. O meglio lo sarà appena pubblicato in Gazzetta ufficiale. Con l'approvazione del Senato in terza lettura entrano in vigore le misure annunciate dall'esecutivo circa un anno fa, fissate nei principi con la legge di bilancio 2019, e modificate nel corso dell'esame parlamentare. Rispetto al progetto iniziale, che prevedeva da una parte la fine della povertà e dall'altra la demolizione della legge Fornero, il risultato definitivo è sicuramente meno ambizioso. Tutta colpa delle risorse a disposizione, che dopo una lunga trattativa sono state fissate per il 2019 a 4 miliardi per la previdenza, e 7,1 miliardi per la povertà (che includono 2 miliardi del Rei). Negli anni successivi il costo aumenterà arrivando al totale, nel triennio, che supera i 40 miliardi.

reddito cittadinanza card ansa-2

Toninelli: "Soddisfazione per ok definitivo del Parlamento"

"Soddisfazione per ok definitivo del Parlamento al #RedditoDiCittadinanza, #PensioneDiCittadinanza e #Quota100. Prende il via un sistema di reinserimento lavorativo che mette al centro i cittadini e aiuta le imprese a ripartire. Ecco il cambiamento che fa rima con rivoluzione". Così in un tweet il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.

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Reddito cittadinanza, M5s: "Dicevano che era impossibile e lo abbiamo fatto"

"Dicevano che era impossibile e lo abbiamo fatto. Il decreto contenente reddito di cittadinanza e quota 100 è stato approvato in via definitiva dal Senato ed è legge: oggi inizia una nuova era del welfare di questo Paese". Lo scrive su Facebook il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro. "Abbiamo lavorato senza sosta per avviare la rivoluzione dello Stato sociale che restituisce diritti e dignità a milioni di cittadini. Oggi chi è in difficoltà e in cerca di un lavoro avrà un aiuto concreto da parte dello Stato per tornare a guardare al futuro con speranza".

Reddito di cittadinanza, presentata la Card (FOTO ANSA)

Salgono nel frattempo a 104.390 le domande presentate per Quota 100. Lo comunica l'Inps sulla base dei dati raccolti fino alle ore 17 del 27 marzo. A livello territoriale, il numero più elevato di domande si registra sempre a Roma: nella Capitale sono state inviate all'Inps ben 7.769 domande.

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