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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Tassa sulle auto, beffa in arrivo: il paradosso della nuova legge

Dopo l'approvazione della legge di bilancio alla Camera, la battaglia sull'ecotassa si sposta al Senato. Al di là della (possibile) stangata a non convincere è l'impianto generale della norma

Con l'approvazione in aula alla Camera della legge di bilancio è passata anche la norma che prevede la formula bonus/malus per l'acquisto di auto nuove, conosciuta dai più come ecotassa (anche se i 5 Stelle preferiscono parlare di ecosconto). Niente panico però: la legge di bilancio verrà quasi certamente modificata in Senato e tra i provvedimenti oggetto di correzioni  - oltre alle misure più importanti: pensioni, reddito di cittadinanza etc - ci sarà quasi sicuramente anche la tassa sulle auto. Ma come potrebbe cambiare la legge?

Per ora Di Maio è stato molto vago: dopo aver rivendicato l’impianto della legge, spiegando che non ci saranno nuove tasse per chi ha già un’auto, giorni fa il vicepremier ha aperto ad un "confronto con le aziende automobilistiche". "Con i lavoratori e i consumatori – queste le parole del ministro e capo politico dei 5 Stelle - troveremo il modo per migliorare la norma, che non significa fare marcia indietro". In ogni caso, ha aggiunto, "io non voglio mettere alcuna tassa sulle auto familiari di cui gli italiani hanno bisogno per spostarsi". Ma è vero ciò che dice il vicepremier? In una parola: no. L’emendamento approvato in commissione bilancio prevede di fatto un’imposta sull’acquisto di auto che inquinano oltre una certa soglia, anche se il vicepremier ha ragione nel dire che non riguarderà chi ha già un’auto. Per chi deve comprarla però la stangata è reale.

E c’è di più: come spiega Quattroruote, la formula bonus/malus è fortemente sbilanciata sul secondo fronte. In che senso? È molto semplice: solo l’8% del mercato “beneficerà dell’incentivo previsto per le macchine con emissioni fino a 90 g/km”; di contro il 49% del mercato, comprese molte popolari citycar, ne sarà colpito direttamente. Secondo Motor1 (ex Omniauto), solo un terzo delle auto in commercio si salverebbe dal "malus".

I paradossi della nuova legge

E del resto che la legge sia scritta per fare cassa è abbastanza evidente. Anche la ratio della norma però desta qualche perplessità. Il bonus è infatti indiscriminato: paradossalmente chi acquista una Tesla da oltre 90mila euro (ma il discorso vale per altre vetture elettriche o ibride di pregio) potrebbe ricevere un’agevolazione di ben 6mila euro. Di contro, comprando un’utilitaria si può incappare in una penalizzazione di 150-300 euro. Ma per auto più grandi, destinate alla famiglia, il prezzo da pagare potrebbe salire ancora.

In altri articoli abbiamo fatto notare che la vettura più venduta in Italia, la Panda 1.2 a benzina euro 6 (prezzo di listino circa 11mila euro) con i suoi 125 grammi di CO2 per chilometro (dati Quattroruote) pagherebbe un'imposta di circa 300 euro, una cifra più alta di una grande berlina tedesca con motore diesel. La Bmw 518d, ad esempio, un duemila diesel euro 6 da oltre 53mila euro, con i suoi 116 gr/km pagherebbe solo 150 euro.

Difficile però che una legge così impostata possa trovare l’ok del Senato. Salvini ha già fatto sapere che si metterà di traverso, anche se è doveroso ricordare che l’emendamento è stato votato in commissione anche con i voti della Lega. Per ora chi deve cambiare auto non può far altro che incrociare le dita.  

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Eccotassa, come funziona la formula bonus/malus

CO2g/km   Bonus (euro)
0-20  6.000
20-70  3.000
70-90 1.500
CO2g/km  Imposta (euro)
110-120 150
120-130 300
130-140 400
140-150  500
150-160 1.000
160-175 1.500
175-190 2.000

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