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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Tassa sulla fortuna, quanto va allo Stato quando giochiamo

Le casse dello Stato incassano una percentuale delle vincite dei giochi a scommessa. Ma a quanto ammonta questa 'fetta'? Come stanno le cose e come potrebbero cambiare

Dai Gratta e Vinci al SuperEnalotto, passando per Lotto, 10eLotto e videolottery, i giochi a premi che possono cambiare la vita alle persone con una vincita milionaria sono molti. Sarà per questo che, in particolar modo in Italia, il settore dei giochi ha registrato un incremento significativo negli ultimi 10 anni, tanto da convincere lo Stato ad introdurre la cosiddetta 'tassa sulla fortuna', un prelievo sui giochi a scommessa che varia in base alla tipologia.

Un tema tornato a galla soprattutto grazie ad un emendamento contenuto nel cosiddetto 'Decretone' che prevede l'aumento dell'imposta sulla fortuna per il 10eLotto dall'8% all'11%, a partire dal 1° luglio del 2019. Una proposta accompagnata anche dall'aumento di due punti percentuali del preu sulle slot, dal versamento di 100 euro una tantum per il rilascio dei nulla osta di distribuzione ai produttori delle slot e il raddoppio del versamento una tantum per i concessionari (200 euro per ogni slot). Ma al momento, quanto vengono tassati i giochi? Facciamo un riepilogo.

Sbanca al SuperEnalotto, ma occhio alla tassa sulla fortuna

Tassa sulla fortuna: i Gratta e Vinci

Gli immortali 'grattini' sono tra i giochi tassati dallo Stato. Per i Gratta e Vinci prima era prevista una tassazione al 6%, poi aumentata al 12% dopo il 1° ottobre del 2017. La detrazione viene applicata solo ed esclusivamente per le vincite che superano i 500 euro di importo. Per fare un esempio, nel caso di una vincita da 1.200 euro, la tassazione sarà del 12% sui 700 euro che superano la soglia dei 500 euro, e di conseguenza pari a 84 euro. Per questo motivo il fortunato vincitore porterà a casa soltanto 1.116 euro. 

Tassa sulla fortuna: il SuperEnalotto

La lotteria più giocata dagli italiani subisce una tassazione simile a quella prevista per i Gratta e Vinci. Per il SuperEnalotto viene infatti applicata un'aliquota del 12% sulle vincite, ma soltanto per quelle superiori ai 500 euro e soltanto per la parte eccedente a questa soglia.

Tassa sulla fortuna: il Lotto

Discorso differente per il gioco del Lotto. In questo caso la tassazione per le vincite è stata aumentata all'8% dal 1° ottobre del 2017, mentre prima era al 6%. Come per Gratta e Vinci e SuperEnalotto, viene tassata soltanto la parte eccedente ai 500 euro di vincita.

Tassa sulla fortuna: il 10eLotto

Al momento la tassazione sulle vincite del 10eLotto è ferma all8%, ma se dovesse arriva il via libera all'emendamento presente nel Decretone che ne prevede l'aumento, dal 1° luglio del 2019 l'aliquota per questo gioco potrebbe arrivare all'11%

Tassa sulla fortuna: Videolottery

C'è una tassa anche sulle vincite alle VideoLottery, spesso rappresentate con l'acronimo VLT. Dal 1° ottobre 2017 viene applicata un'aliquota del 12%, sempre sulla parte che va a superare il tetto minimo di 500 euro di vincita.

Tassa sulla fortuna: Win For Life

Anche qui: aliquota del 12% sulla parte di vincita eccedente 500 euro. Questo significa che, per Win For Life, non si vinceranno più 6000 euro al mese, bensì 5640 euro, per effetto del 6% in meno dovuto allo Stato. Per la versione Gold, ossia per le vincite di 10.000 euro al mese, la tassa mensile da pagare sarà di 600 euro.

Tassa sulla fortuna: la Lotteria Italia

Ebbene sì, anche per la Lotteria Italia viene applicata una tassa sulle vincite, sempre pari al 12%, che viene applicata sulla parte eccedente al tetto di 500 euro. 

Nessuna tassa per casinò tradizionali e online

Sono escluse dalla tassazione le vincite fatte nei casinò tradizionali e in quelli online. Stesso discorso anche per le scommesse e per le slot machines.

Tassa sulla fortuna, cosa potrebbe cambiare

Secondo un'analisi degli impatti normativi sul comparto del gioco pubblico presentata in Senato da Lottomatica, nei prossimi anni lo Stato potrebbe aumentare il gettito derivante dalle imposte su giochi e simili, in virtù di alcune novità introdotte dal Dl Dignità e dalla legge di Bilancio. Ecco la sintesi presente nel documento:

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