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Venerdì, 19 Aprile 2024
ECONOMIA

Italia quinta al mondo per il peso delle tasse sul lavoro

Peggio di noi fanno soltanto Belgio, Germania, Ungheria e Francia. Non solo: tra i Paesi avanzati l'Italia è quello che spende di più per le pensioni. I dati dell'Ocse

L’Italia ha il quinto livello più elevato di tutta l’Ocse di cuneo fiscale totale, ossia il peso di tutte le tasse che gravano sul costo del lavoro e che nel 2016 è risultato pari al 47,8 per cento. Il dato emerge dal rapporto sulla tassazione delle retribuzioni pubblicato oggi dall’Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica e sul Belpaese mostra una incidenza di tassazione complessiva sul lavoro di oltre 10 punti percentuali superiore alla media Ocse, pari al 36 per cento. 

Ma no solo, il Belpaese spicca doppiamente anche sul come vengano impiegate queste risorse raccolte in tasse: una montagna di gettito, la più elevata in termini di Pil tra tutti i Paesi avanzati, viene riversata nel sistema pensionistico. All’opposto sempre l’Italia è tra i fanalini di coda sulla spesa in ricerca e sviluppo.

Quantomeno, secondo l’Ocse lo scorso anno la voce che riguarda le tasse sul lavoro ha mostrato una limatura di 0,08 punti percentuali, sempre in Italia. E comunque ha un livello inferiore a quello della Germania, seconda assoluta con un cuneo fiscale 2016 al 49,4 per cento.

Al primo posto in questa graduatoria si piazza il Belgio, con il 54 per cento, mentre dopo la Germania si trovano Ungheria (48,2%) e Francia (48,1%). All’opposto il livello più basso assoluto è il 7 per cento del Cile, preceduto dalla Nuova Zelanda con il 17,9 per cento e il Messico con il 20,1 per cento. Basso il cuneo fiscale anche in Svizzera, quart’ultima con il 21,8 per cento, mentre negli Usa è al 31,7 per cento. L'Italia è invece al terzo posto per il cuneo fiscale nel caso di una famiglia monoreddito con due figli (38,6%).

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