Sconfitta per il numero chiuso, vittoria per i 250 studenti che avevano presentato ricorso. Questa la decisione del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso e ha ammesso alla facoltà di Medicina e chirurgia gli studenti che erano stati esclusi dopo il test d'ingresso effettuato all'inizio dello scorso anno accademico (2018-2019). Quindi, ad una settimana dalla pubblicazione della graduatoria per i partecipanti al test di Medicina 2019, i 250 aspiranti camici bianchi esclusi lo scorso anno potranno così frequentare la Facoltà.

Test di Medicina, accolto il ricorso di 250 studenti: saranno ammessi

Il ricorso degli studenti è stato curato da Consulcesi, un network legale che si occupa di questo genere di pratiche e secondo cui il pronunciamento del Consiglio di Stato "è la conferma delle tesi che sosteniamo da sempre e cioè che il numero dei posti indicati dagli atenei è di gran lunga inferiore alla loro effettiva capacità ricettiva e che bisogna fronteggiare la carenza dei medici in Italia". 

I legali di Consulcesi pongono l’attenzione sulle motivazioni della decisione del Consiglio di Stato: "Si fondano sul fatto che per l’anno accademico 2019/2020 il ministero ha aumentato di 1.600 i posti disponibili". I Giudici della suprema Corte affermano che "tale aumento non soltanto è̀ indice del sottodimensionamento dei posti sin qui disponibili nell’offerta formativa, ma sembra anche più aderente ai prevedibili fabbisogni sanitari futuri. L’impalcatura del numero chiuso continua a vacillare sotto i colpi delle sentenze".  La decisione del Consiglio di Stato sui 250 studenti ammessi alla Facoltà di Medicina, è contenuta in quattro diverse sentenze che contengono le medesime motivazioni, le numero 06936/2019, 06940/2019, 06942/2019, 06934/2019. 

Test di Medicina, il dibattito sul numero chiuso

Questa sentenza - si legge in una nota - che arriva esattamente alla vigilia degli scorrimenti delle graduatorie (la cui pubblicazione è stata accompagnata da una lunga scia di polemiche per via delle numerose irregolarità che hanno contraddistinto anche questa edizione dei test), mette automaticamente in discussione anche il numero dei posti stabilito per il prossimo anno accademico.

"A questo punto - incalza Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi - non si può credere neanche all’esattezza del numero dei posti stabiliti per l’anno accademico 2019/2020. Il diritto allo studio non può essere limitato. La selezione dei più capaci e meritevoli deve essere fatta durante il corso di studi e non affidata alla cabala di quiz commissionati a una società privata. L’esercizio del diritto allo studio deve tornare nella sua sede naturale: le università. Per il momento, in attesa che questo avvenga - conclude - l’unico modo per gli studenti di esercitare il loro diritto allo studio è quello di andare davanti agli organi della giustizia amministrativa".

Test medicina 2019, online le graduatorie: potrebbero arrivare nuovi ricorsi

Intanto sul sito del Miur sono state pubblicate le graduatorie ufficiali del test di Medicina 2019 su base nazionale, a cui hanno partecipato circa 60mila aspiranti camici bianchi. Chi ha ottenuto un punteggio minimo pari a punti potrà quindi verificare il proprio status e scoprire se risultano "assegnati", "prenotati", "in attesa" o "fine posti".  Questa sentenza arriva alla vigilia degli scorrimenti delle graduatorie, un  ulteriore incentivo alla presentazione del ricorso da parte degli studenti che non sono stati ammessi, motivo per cui c'è da aspettarsi una nuova battaglia legale. Come ogni anno, sono migliaia gli studenti che potrebbero presentare ricorso a seguito delle diverse irregolarità segnalate durante lo svolgimento della prova avvenuto lo scorso 3 settembre.