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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Tfr in busta paga da marzo: tutte le informazioni

Dal 1° marzo il trattamento di fine rapporto potrà acquisire la forma di un'integrazione della retribuzione mensile. Ecco cosa accadrà

Dal 1° marzo il trattamento di fine lavoro (Tfr) potrà acquisire la forma di un'integrazione della retribuzione mensile. È questo il principale effetto prodotto dal comma 26 dell'articolo 1 della legge 190/2014. Tra pochi giorni, quindi, ci sarà la possibilità per il dipendente privato in servizio da almeno sei mesi di chiedere al proprio datore di lavoro, per i periodi decorrenti dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018, la liquidazione in busta paga dell'importo mensile che avrebbe maturato.

COME FARE - Il lavoratore deve presentare una domanda (“istanza di accesso”) all'ufficio del personale della propria azienda, che poi dovrà chiedere il via libera da parte dell'Inps. Chi decide di “monetizzare” il proprio Tfr lo incasserà in questo modo fino al 20 giugno del 2018, senza possibilità di recedere da questa decisione. 

LA TASSAZIONE - La tassazione del Tfr “monetizzato” in busta paga segue le regole delle imposte sui redditi. 

A CHI CONVIENE - Per capire a chi conviene - visto che verrà tassato - farsi anticipare il Tfr in busta paga, dobbiamo rifarci ai calcoli della Fondazione studi dei consulenti del lavoro. Partiamo dalla base del calcolo: l'anticipo sarà assoggettato a tassazione ordinaria e non separata come avviene ora. Da questi calcoli emerge che l'anticipo del Tfr in busta paga sarà conveniente per i lavoratori con un reddito fino a 15 mila: per loro nessun aumento della tassazione.

OLTRE 15MILA EURO - Chi invece guadagna più di 15mila euro all'anno, scegliendo l'anticipo del Tfr segnerebbe un autogol visto che l'aumento delle tasse potrebbe salire fino a 569 euro l'anno (per ha un reddito di 90mila euro).

FINO A 15MILA EURO - Fino a 15.000 euro di reddito - spiega Enzo De Fusco coordinatore scientifico della Fondazione studi consulenti del lavoro - l'aliquota con il quale verrebbe tassato il Tfr in busta paga rispetto a quello che si ottiene alla fine del Rapporto di lavoro sarebbe la stessa al 23%. Per i redditi superiori la tassazione separata è vantaggiosa per il lavoratore rispetto a quella ordinaria. 

DAI 15MILA AI 28.650 - Se per i redditi dai 15.000 euro lordi ai 28.650 il divario di imposizione è ancora sostenibile (50 euro in più di imposta l'anno se si chiede l'anticipo in busta paga) oltre questa soglia la richiesta di anticipo non è più conveniente perchè sarebbe tassata al 38% con oltre 300 euro di tasse in più l'anno". 

ESEMPI - Per capire, ecco il calcolo su alcune fasce di reddito. 

Retribuzione | Tfr busta paga (anno) | Tfr busta paga (mese) | NO TFR (anno) | NO TFR (mese) 

15.000                       798                                   66                            798                      66 
25.000                      1.261                                105                          1.311                   109 
50.000                      2.141                                178                          2.448                   204 
75.000                      3.057                                255                          3.501                   292 
100.000                    3.937                                328                          4.506                   376 

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