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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Tredicesima a rate in busta paga durante tutto l'anno: una buona idea?

Non tutti i lavoratori sono consapevoli del fatto che sia possibile ricevere la tredicesima non solo in un’unica soluzione, ma anche dilazionata nelle buste paga mensili dell'anno in corso

Una boccata d'ossigeno per tante famiglie italiane. L’arrivo della tredicesima, che spetta ai lavoratori dipendenti, viene utilizzata da molti per fare i regali di Natale o, più prosaicamente, per pagare le tasse di fine anno. 

Tredicesima a rate: si può

Non tutti i lavoratori sono consapevoli del fatto che sia possibile ricevere la tredicesima non solo in un’unica soluzione, ma anche dilazionata nelle buste paga mensili dell'anno in corso. Questo perché nei vari CCNL non ci sono divieti per il datore di lavoro di elargire la tredicesima nelle buste paghe mensili. Generalmente, infatti, i contratti collettivi - oltre ad indicare la data di pagamento del tredicesima - stabiliscono che il datore di lavoro deve pagarla in un’unica soluzione; tuttavia gli accordi individuali o aziendali possono prevedere delle regole differenti in tal senso, purché non arrechino un danno al lavoratore.

Quindi anticipare il pagamento della tredicesima e distribuirlo nelle dodici mensilità stipendiali è possibile, ma solo se datore di lavoro e dipendente sono d’accordo e tutto è specificato nell’accordo collettivo o aziendale. Ovviamente anche anticipando la tredicesima il lavoratore deve ricevere complessivamente quanto avrebbe avuto nel caso in cui questa fosse stata pagata in un’unica soluzione. Di conseguenza, ogni mese il datore di lavoro dovrebbe corrispondere 1/12 della retribuzione media lorda mensile a titolo di tredicesima, mentre alla fine dell’anno, nel mese di dicembre, ci sarà il conguaglio con cui il dipendente riceverà l’importo rimanente. 

Nell’adottare la modalità di pagamento frazionato della tredicesima (e anche della quattordicesima) è il datore di lavoro deve fare quindi a dover fare attenzione a calcolare correttamente quanto viene erogato.

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Che cos'è la tredicesima

La tredicesima mensilità, in origine conosciuta anche come gratifica natalizia, è una mensilità aggiuntiva natalizia erogata come retribuzione ai lavoratori dipendenti di numerosi paesi. In passato si trattava di un'elargizione volontaria senza alcun vincolo di obbligatorietà che il datore di lavoro riconosceva ai propri dipendenti, prima di essere strettamente normata. Tradizionalmente ha un certo peso sull'andamento dei consumi nel mese di dicembre e sulle spese per i regali natalizi, ma per molti lavoratori si rivela utile per spese impattanti come le rate del mutuo o l'assicurazione della propria auto. Un pagamento a rate quindi non è consigliabile per coloro che sanno di avere grosse spese nelle ultime settimane dell'anno.

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Come verrà spesa la tredicesima

Quattro italiani su dieci (40%) che ricevono la tredicesima devono destinarla prioritariamente al pagamento di tasse, mutui, rate e bollette, ma per più di uno su tre (35%) la mensilità aggiuntiva servirà a finanziare gli acquisti di Natale. E` quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè sul comportamento di spesa dei circa 34 milioni di italiani tra operai, impiegati e pensionati che ricevono la tredicesima in prossimità della scadenza della seconda rata di Imu/Tasi il prossimo 17 dicembre e della Tari.

L`importo complessivo delle tredicesime degli italiani è stimato in 43 miliardi di euro senza considerare le tasse e - sottolinea la Coldiretti - rappresenta comunque una importante iniezione di liquidità per le famiglie in prossimità delle Feste. Da segnalare peraltro - continua la Coldiretti - che quest`anno ben il 19% di chi la riceverà ha deciso di destinarla al risparmio di fronte alle incertezze sul futuro.

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