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Giovedì, 28 Marzo 2024
LAVORO

Visite fiscali, orari e controlli: cosa cambia (e cosa no) nel 2018

Dal 1° settembre i controlli in caso di malattia sono di competenza esclusiva dell’Inps, sia per i dipendenti pubblici che per i privati. Ecco le cose da sapere

Quali sono le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici e privati in materia di visite fiscali? Come forse qualcuno di voi avrà sentito lo scorso anno si è vociferato più volte di un’imminente parificazione tra settore pubblico e privato. La misura, contenuta inizialmente nella riforma del pubblico impiego, è stata poi stralciata in quanto, secondo il Ministero, la riduzione delle finestre orarie per gli statali avrebbe determinato "una minore incisività della disciplina dei controlli".

Le voci su possibili modifiche agli orari delle visite fiscali hanno però finito con il creare confusione tra i lavoratori. Facciamo chiarezza una volta per tutte: a livello di orari non è cambiato nulla rispetto al passato. Le fasce di reperibilità restano le stesse, sia per il pubblico che per il privato.

Visite fiscali, fasce orari di reperibilità: lo schema

Orari visite fiscali Mattina Pomeriggio
Dipendenti pubblici dalle ore 9:00 alle ore 13:00 dalle ore 15:00 alle ore 18:00
Dipendenti privati dalle ore 10:00 alle ore 12:00 dalle ore 17:00 alle ore 19:00

L’obbligo di reperibilità è previsto anche nei giorni non lavorativi e festivi e va rispettato dal primo giorno di malattia.

Dal 1° settembre i dipendenti pubblici in malattia sono di competenza esclusiva dell’Inps che attraverso un polo unico gestirà le visite fiscali sia nel pubblico che nel privato, con trasferimento all’Istituto stesso delle competenze e delle risorse sulle visite fiscali dei dipendenti pubblici oggi affidate anche alle Asl.

Come saranno svolte le visite dell'Inps

Le visite disposte dall’Inps avverranno sia a richiesta che d’ufficio: in entrambi i casi i risultati saranno messi a disposizione del datore di lavoro (la pubblica amministrazione).

Visite fiscali, le novità del 2018

Tra le principali novità del decreto del ministro Madia c'è anche l'annunciata "cadenza sistematica e ripetitiva" dei controlli, "anche in prossimità delle giornate festive e di riposo settimanale". Il medico fiscale potrà bussare due volte alla porta. Una regola contro i cosiddetti "furbetti del weekend", cioè coloro che si assentano regolarmente il lunedì

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