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Giovedì, 28 Marzo 2024
Dalla guerra delle tv al monopolio dell'informazione / Italia

I francesi di Vivendi ad un passo dal "soffiare" Mediaset a Berlusconi

Non si arresta così la scalata al Biscione del produttore francese Vincent Bollorè, che solo dieci giorni fa aveva in mano il 3% del capitale, il 22 dicembre ha raggiunto il 28,8% del capitale sociale e il 29,94% dei diritti di voto di Mediaset. Fininvest ad un passo dal perdere le reti tv

ARCORE (Milano) - Natale amaro per la famiglia Berlusconi col rischio di assistere ad un passaggio di mano dell'impero televisivo messo in piedi da Silvio Berlusconi. Mediaset, il primo network commerciale europeo, potrebbe essere "soffiato" dai francesi di Vivendi alla Fininivest, la holding che ha in mano le chiavi della cassaforte della dinastia di Arcore.

Il gruppo transalpino Vivendi guidato dal produttore bretone Vincent Bollorè ha annunciato di aver rastrellato sul mercato, alla data del 22 dicembre 2016, il 28,8% del capitale sociale e il 29,94% dei diritti di voto di Mediaset. Sono passati solo 10 giorni da quando il 12 dicembre Vivendi ha annunciato di essere in possesso del 3,01% di Mediaset e di voler salire "in un primo tempo" al 20% del capitale del gruppo di Cologno Monzese. L'obiettivo è stato raggiunto e annunciato 48 ore dopo, Una scalata che appare inarrestabile e che da giorni ha mobilitato il "sistema Italia" a difesa dell'italianità delle rete del Biscione vittime, secondo la denuncia di Fininvest, di una scalata ostile, ovvero non concordata con il gruppo che, anzi, appena a luglio aveva assistito alla rottura di un accordo proprio con Vivendi per l'acquisizione del 100% di Mediaset Premium.

Proprio dalla rescissione di quel contratto era iniziata la picchiata in Borsa del titolo di Cologno Monzese: una mossa che, alla luce della successiva scalata, ha fatto gridare allo scandalo e all'accusa di aggiotaggio, ovvero alla manipolazione del mercato.

I francesi all'attacco di Mediaset: il "sistema Italia" in aiuto di Berlusconi

bollore vivendi

Dopo l'incontro infruttuoso tra il ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine e il ceo di Mediaset Piersilvio Berlusconi, il 19 dicembre il gruppo francese ha reso noto di voler aumentare la partecipazione in Mediaset "entro il limite del 30% del capitale e dei diritti di voto". £sposti contro le mosse francesi sono state presentate da Fininvest alla Procura di Milano, alla Consob e all'Agcom, ed ha inoltre aumentato la sua quota in Mediaset salendo al 38,2%.

Secondo La Stampa inoltre ci sarebbe un piano del governo per difendere Mediaset che passa dall'ingresso della Cassa depositi e prestiti (Ministero del Tesoro) in Telecom, pareggiando la quota di Vivendi e sventando così la vendita del gruppo telefonico ai francesi di Orange: un modo per trattare con Bollorè ad armi in una sorta di guerra delle tv che è sempre più uno scontro tra i sistemi di economia in cui vengono contesi sul mercato i pezzi più pregiati.

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