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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Allarme di Federcontribuenti: "Il welfare italiano rischia l'implosione"

Per coprire la spesa delle pensioni, della sanità e dell'assistenza per la fascia povera del Paese "è stato necessario distrarre soldi anche dalle entrate Iva e accise". Il sistema welfare "sta implodendo" secondo l'associazione, e mancano soldi per il rilancio economico

Il totale dei redditi dichiarati ai fini Irpef ammonta a 842,977 miliardi di euro. Il 57,11% dell'imposta sul reddito è versato da un solo 12,09% di contribuenti mentre il 44% paga il 2,82% al netto del bonus Renzi. Per coprire la spesa delle pensioni, della sanità e dell'assistenza per la fascia povera del Paese è stato necessario distrarre soldi anche dalle entrate Iva e accise. Il sistema welfare sta implodendo e mancano soldi per il rilancio economico. E' la denuncia lanciata da Federcontribuenti con un duro comunicato.

Welfare, spesi 450 miliardi all'anno

Ogni anno, si legge, spendiamo circa 450 miliardi di euro in pensioni, sanità e assistenza ai redditi bassi, questo perchè "l'elevato carico fiscale ha ridotto la platea dei contribuenti senza intaccare l'evasione fiscale che vale altrettanti miliardi di euro", spiega l'associazione. Riducendo la platea dei contribuenti abbiamo ridotto le entrate per l'Erario e quindi la somma a disposizione per coprire il fabbisogno nazionale.

"Se ben 11.468.245 cittadini beneficiano del bonus da 80 euro ci rendiamo conto dello stato di salute dei redditi italiani che restano tra i più bassi in Europa con un valore medio di 20.940 euro" Sempre secondo l'analisi della Federcontribuenti, "a trainare il Paese restano i lavoratori dipendenti e i pensionati per l'82% di tutto il reddito dichiarato". Il 45% dei contribuenti dichiara fino a 15.000 euro e 10 milioni di persone hanno un'imposta netta pari a zero. Se è vero che i dichiaranti sono aumentati di 101.803 unità, è anche vero che calando i redditi sono diminuiti i contribuenti che hanno dovuto versare l'imposta; 6 milioni di pensionati hanno versato circa 28 euro.

Troppe tasse e poco Welfare: aumentano le persone a rischio povertà

Bisogna lavorare sul minimo salariale, dicono gli esperti. "Se alziamo i redditi portandoli al costo reale di vita aumenteremo il numero dei contribuenti paganti e si ridurrebbe la fascia povera e quindi verrebbe meno il bisogno di assistere economicamente i cittadini. Meno bonus e agevolazioni e più dignità".

Spesa sanitaria pro capite a 1.800 euro all'anno

Un altro dato: la spesa sanitaria pro capite è pari a 1.800 euro all'anno: "Non solo la spesa sanitaria è triplicata ma è altrettanto triplicato il numero di chi è costretto a ricorrere alle strutture private, pagando due volte. Abbiamo dimostrato in ogni modo che nella sanità l'evasione fiscale e lo spreco sono all'ordine del giorno. Addirittura in commissione affari sociali abbiamo presentato un progetto che porterebbe un enorme risparmio per la sanità nazionale e dove le cure diventano democratiche facendo risparmiare miliardi di euro di soldi pubblici".

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