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Sabato, 20 Aprile 2024
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Gianna Nannini a processo per evasione fiscale

La cantante avrebbe evaso 4 milioni di euro tra il 2007 e il 2012. Fissata il 3 marzo a Milano l'udienza preliminare

Rischia grosso Gianna Nannini. La procura di Milano ha chiesto il processo per la cantante, accusata di evasione fiscale pari a quasi 4 milioni di euro.

La richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal pm di Milano Andriano Scudieri, è stata trasmessa all'ufficio gip a dicembre scorso e l'udienza preliminare è già stata fissata per il 3 marzo davanti al gup Fabio Antezza. 

Stando all'ipotesi accusatoria, la Nannini avrebbe sottratto al fisco una somma pari a 3 milioni e 750 mila euro. Un'evasione fiscale realizzata tra il 2007 e il 2012 attraverso alcune società schermo costituite all'estero (Olanda e Irlanda, paesi dal regime fiscale più conveniente rispetto a quello italiano) dove sarebbero confluiti i guadagni ricavati da dischi e concerti. In questo modo, la rock star sarebbe riuscita a "delocalizzare" all'estero alcuni dei diritti d'autore a lei dovuti da parte di case discografiche come Sony e Universal. Ad aprile scorso, era scattato il sequestro preventivo della villa della cantante a Siena. 

L'avvocato di Gianna Nannini, Giulia Bongiorno, si dice convinta che sarà accertata la "buona fede" dell'artista, e ha rilevato "che dalla lettura delle prime carte si evince che la ricostruzione degli inquirenti è densa di errori. Proprio in questi giorni - continua il legale - la difesa è entrata in possesso di nuova e decisiva documentazione capace di provare che non c'è stata nessuna evasione. Nei prossimi porterò questi atti alla magistratura che potrà constatare l'insussistenza dei fatti contestati. Oltretutto si tratta di accuse che riguardano una società e non certamente Gianna Nannini".

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