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Sabato, 20 Aprile 2024
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Justin Bieber visita la casa di Anna Frank: "Sarebbe stata una mia fan"

Il cantante ha lasciato una dedica sul diario dei visitatori, il messaggio è stato postato sulla pagina Facebook del museo e sul web è scoppiata la polemica

Forse l'avrà scambiata per la casa in marzapane di Hansel e Gretel, fatto sta che Justin Bieber si è ritrovato inspiegabilmente nella storica casa di Anna Frank.

E mentre tutti i passanti si chiedevano increduli “ma cosa ci farà mai Justin li dentro? Si è perso?”, lui metteva la sua firma nello storico diario dei visitatori fuori alla porta. Peccato che anche un gesto così semplice è riuscito a scatenare la stampa. Poteva limitarsi a scrivere un comunissimo “Justi Bieber è stato qui”, invece ha voluto dare un tocco personale scrivendo “Essere venuto qui mi ha davvero ispirato. Anna è stata una grande ragazza. Magari sarebbe stata una “Belieber”...”.

Lo stesso museo ha provveduto a pubblicare sul suo sito Facebook la dedica del cantante: “Ieri sera Justin Bieber ha visitato la casa di Anna Frank, insieme con i suoi amici e con le guardie. I fan erano in attesa all’esterno per poterlo vedere. E’ rimasto più di un’ora nel museo. Nel nostro libro degli ospiti ha scritto: “Molto stimolante essere riuscito a venire qui. Anna è stata una grande ragazza. Magari sarebbe stata una belieber.”

Non si poteva offrire un piatto migliore al popolo del web e del gossip che in poche ore si è scagliato contro il 19enne. Dopo il sequestro della sua amata scimmietta, le accuse di fumare marijuana, di festini fino all'alba, dello scherzo a TMZ e di essere anche un tatuatore abusivo, Justin sta correndo a tutta velocità verso la vetta dei vip più criticati.

Justin Bieber foto

Così, dopo il concerto tenuto in Belgio, e prima di esibirsi ad Amsterdam, l'idolo dei teenager di tutto il mondo ha fatto visita al simbolo della Shoah. Ma non tutti ne sembrano poi così contrariati, anzi, c'è chi può trarne un ottimo businnes. Il portavoce del museo, Maatje Mostart, ha auspicato infatti al New York Daily News che la gaffe della popstar "possa far sì che molti ragazzi e ragazze possano interessarsi alla vicenda di Anna Frank, leggendone magari il celebre diario".

Il direttore nazionale della Lega Antidiffamazione (nata per fronteggiare la diffamazione nei confronti degli ebrei), Abraham Foxman, ha anche lui difeso il cantante affermando che la sua affermazione è stata “una cosa bella”.

Foxman, informato del grande numero delle beliebers a piede libero mondo, avrà scelto di fare buona faccia a cattivo gioco? Quello che è sicuro è che Mostart ci avrebbe visto giusto e questa “gaffe” potrebbe rivelarsi culturalmente incentivante per molti ragazzi.

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