Guardando le sue foto, rimaniamo tutti un po' perplessi, perché a prima vista è come se ci si figurasse davanti un personaggio dei manga, un fumetto ben disegnato tanto da sembrare vero. Eppure non è un fumetto ma un ragazzo di trentadue anni che vive felicemente a Manhattan, un ragazzo che si è sottoposto a ben novanta interventi chirurgici pur di avvicinarsi al suo concetto di perfezione.

Ha iniziato con i glutei, li voleva perfetti, così ha subìto volentieri tredici operazioni per avere il lato b di Kim Kardashian; poi, non contento, è passato al naso e, per realizzarlo come lo vedete adesso, si è dovuto sottoporre ad altri cinque interventi. Petto, bicipiti, tricipiti, nulla che sia stato disegnato sul suo corpo da estenuanti ore in palestra, ma dal bisturi esperto di un dottore, che si è lasciato suggestionare da Justin e da tutte le sue manie. La storia è stata raccontata dall'Abc, poi ripresa dagli altri media americani. 

Il Ken umano lo hanno definito, e non a torto considerando la spesa di circa 100 mila dollari sborsati "in plastica". Ma lui è felice, così tanto che non si è mai preoccupato delle numerose critiche, piovutegli contro: "Andare in palestra non è né eccitante né favoloso. Mi piace trasformare il mio corpo, è divertente.Ero ossessionato dal mio naso, lo volevo più piccolo". E a chi lo fomenta, rassicurandolo e consigliandogli di non curarsi delle critiche velenose, ha risposto fermo: "Al contrario, mi fanno venire voglia di farne ancora".

Quello di assomigliare il più che si può al proprio ideale di bellezza e perfezione, è diventata quasi una moda: pensate alla Barbie Umana, Valeria Lukyanova, che ha plasmato il suo corpo pur di sembrare la famosa bambola dai capelli biondi e dal corpo sensuale. E noi che credavamo la famiglia Mattel esistesse solo nel mondo dei bambini.

Quando la realtà supera l'immaginazione...

Justin Jedlica il "Ken umano"