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Venerdì, 29 Marzo 2024
Love & corn

Silvia Provvedi e il dolore per il fidanzato in carcere: “Fabrizio non mollerà mai”

La mora del duo Le Donatella, come un fiume in piena, racconta a Chi il momento dell’arresto della dolce metà che, nonostante il momento difficile, non intende smettere di lottare: “Di certo la situazione non è facile e lui non è un superuomo. Cosa deve fare? Togliersi la vita? No, combatte”

Una Silvia Provvedi così non si era mai vista. La fidanzata di Fabrizio Corona, dato il momento difficile che il fidanzato sta vivendo, ha tirato fuori una grande maturità e, nonostante abbia poco più di 20 anni, è determinata a lottare a fianco al suo compagno sostenendolo non solo per amore, ma perché crede in lui: “Fabrizio non è un delinquente e io non sono una cretina. Se davvero il mio uomo fosse come lo raccontano non sarei qui. Dalle vicende legali saprà difendersi. Io posso parlare della vicenda umana ed è una vicenda sporca”. 

La giovane mora del duo Le Donatella ha raccontato a Chi il momento in cui l’ex re dei paparazzi è stato arrestato: “Eravamo in palestra, ricorda Silvia Provvedi, Fabrizio non si sente bene, mi chiede di andare in farmacia. Vado. Dopo un po' lui mi raggiunge. È bianco in faccia e dice poche parole: "Amore, mi stanno arrestando, devi essere forte. Mi devo consegnare tra due ore esatte". Poi è andato a casa di sua madre perché voleva avere la certezza di poter parlare con suo figlio Carlos. Gli ultimi minuti li ha trascorsi abbracciato a lui, una scena che non scorderò mai”.

La Provvedi prosegue poi il racconto parlando di quella che era la loro vita di coppia: “Negli ultimi quattro mesi io e lui abbiamo davvero vissuto come due anziani. La sera a casa perché aveva il rientro presto. Piano piano ero riuscita a togliere di mezzo tante persone negative che sapevo non gli facevano bene. Persone che vivevano idolatrando Corona e quando Corona si sente un Dio, uccide Fabrizio. Io lo sapevo, lo sentivo, ma evidentemente dovevo essere più incisiva. Io sto rinunciando alla mia vita e lo faccio perché credo in Fabrizio e lo difendo. Anche se so che il tempo della libertà per lui si allontana. Spero in un miracolo, spero nella legge”.

Silvia non ci sta a sentire, in silenzio, tutte quelle accuse che cadono sul suo uomo mentre lui è dietro alle sbarre e non può che dire la sua: “Tutte quelle persone che vanno in tv ad accusare Fabrizio, che è incapace di difendersi perché è in carcere, lo fanno perché sognavano di imitarlo, di essere come lui. Sbavavano per stare con Fabrizio, per guidare la sua macchina, per uscire e lavorare con lui e per lui. Ma ognuno si prenderà le sue responsabilità”.

Ora che è in carcere Corona passa le sue giornate in maniera costruttiva: “Fabrizio non molla, non mollerà mai. Legge, studia e scrive. Di certo la situazione non è facile e lui non è un superuomo. Cosa deve fare? Togliersi la vita? No, combatte” – racconta Silvia.

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