Per la prima volta in televisione dopo due anni, Fabrizio Corona ha scelto 'Verissimo' per rilasciare una lunga intervista e affrontare i tanti aspetti di una vicenda che, sia dal punto giudiziario che privato, lo ha reso protagonista delle scene mediatiche degli ultimi tempi.  

Nella puntata del programma condotto da Silvia Toffanin in onda sabato 26 maggio su Canale 5, l'ex re dei paparazzi, tornato in libertà lo scorso 21 febbraio, ha affermato di essere quello di sempre e di essere intenzionato a riconquistare la ex fidanzata SIlvia Provvedi: “Non sono cambiato. Provo rabbia e covo una vendetta che avrò. Oggi Fabrizio è un ragazzo alla perenne ricerca della serenità e felicità. Vorrei trovare una stabilità, anche con Silvia”. 

Corona racconta per la prima volta l'arresto: "In 10 a prendermi, mia madre è svenuta"

"Sono ancora innamorato di Silvia Provvedi"

Sull’amore con Silvia Provvedi, finito dopo circa tre anni, Corona ha dichiarato di tenerci ancora molto a lei.

“È bella come il sole. Ho avuto moltissime donne, ma solo tre fidanzate. Quello che provo per Silvia non l’ho mai provato in vita mia e non riesco a descriverlo", ha ammesso: "L’ho incontrata in un periodo molto particolare, all’uscita dal mio primo arresto. È una donna speciale. Quello che lei ha fatto per me è indescrivibile. Ho affidato tutto quello che avevo a lei: commercialisti, casa, soldi, avvocati. Non mi ha mai fatto mancare nulla in carcere. Non ha mai saltato un colloquio e mi ha scritto 4 lettere a settimana. La mia cella era tappezzata di sue foto. Tutto il mondo era cancellato, avevo solo lei. Lei ha vissuto la stessa carcerazione che ho vissuto io”.

Commentando le voci circa un loro momento di crisi, ha poi affermato: “Non la considero una storia finita o in pausa. Un amore così non la puoi far finire. Ho le mie colpe. In carcere prendevo una marea di psicofarmaci. Uscito ho smesso. Ma per un mese e mezzo sono stato per aria. Non stavo bene, ero un pazzo. Sono ancora innamorato di lei. Lei si aspettava grandi cose e io l’ho delusa. E quando succede, un po’ ci si disinnamora e un po’ si perde la stima. Sto cercando di riconquistarla, per lei nutro sentimenti veri”.

"Belen è la storia più importante della mia vita"

Ai microfoni di Verissimo, Fabrizio Corona ha rinnovato il suo affetto e la stima per l’ex fidanzata Belen Rodriguez:”Tra le storie passate, quella con Belen è la storia più importante della mia vita. Più di un matrimonio, più di Nina (Moric, ndr). Ora non la vedo più e non la sento più ma ci legherà sempre un grande affetto. Ci siamo incontrati di recente e l’ho trovata molto maturata: penso che oggi sia una delle ragazze con più valori e con il più forte senso della famiglia che io conosca".

La differenza di sentimento tra quello provatro per Belen e Silvia Provvedi, Corona ce lo ha ben chiaro: "L’amore per Belen era diverso da quello con Silvia: era folle e spericolato. Con Silvia è un amore più razionale, maturo e sentito. La storia con Silvia è il futuro. Se le chiedessi di sposarmi  mi direbbe di no in questo momento. Ci teneva. Ora non so se ci tiene più tanto. Però se mi impegno forse ci riesco, farò di tutto”.

E sull'attuale compagno di Belen, Andrea Iannone, a detta di tutti esteticamente molto simile a Corona, non ha risparmiato la battuta: “Quando lo vedo nelle foto ogni tanto mi confondo e penso di essere io”.

Iannone contro Fabrizio Corona dopo l'incontro con Belen

"Nina Moric si è fatta strumentalizzare" 

Corona, parlando dell’amore per il figlio Carlos Maria, è apparso molto severo commentando l’ingresso di Nina Moric nella Casa di Grande Fratello: “Pietoso! Vergognoso! Si è fatta strumentalizzare. Prima di questa apparizione mi ero ripromesso di aiutarla. Ora non le risponderò mai più al telefono. Questo tipo di dolore non si strumentalizza. Carlos è un bambino ‘plusdotato’ a livello intellettivo: è un ragazzo di 16 anni che il sabato sera non va in discoteca ma legge libri di Karl Marx”.

Il rapporto con il padre Vittorio Corona

Visibilmente emozionato, Corona ha anche ricordato il padre Vittorio, definito come "la parte più bella della mia vita": "Io non sarò mai alla sua altezza. Lui era incorruttibile, io sono stato corruttibile. Quando gli dissi di essere indagato e che rischiavo l’arresto, nel dicembre 2006, mio padre, che era gravemente malato, urlò, mi cacciò da casa e non mi volle più vedere. Dopo due mesi in cui non ci siamo sentiti, al suo capezzale prima di morire, mi ha guardato e sorriso: è stato uno dei momenti più belli della mia vita. Non ho mai avuto il coraggio di andare a trovarlo al cimitero. Ci andrò quando avrò fatto delle cose importanti nella mia vita: aiutare mio figlio Carlos che oggi non sta bene, recuperare un rapporto con mia madre e costruire qualcosa di importante per quello che sono e valgo”.

Gli anni in carcere 

Parlando dei suoi anni in carcere, Corona ha descritto la sensazione più forte provata tra le mura del penitenziario di San Vittore (“L’impotenza del non poter chiamare tuo figlio quando sta male e del non esistere”) e ha precisato: “Per anni sono stato il burattinaio di tutto quello che c’è stato sui giornali. Poi, una parte del mio personaggio l’ho costruita con scoop fatti apposta, anche alle spalle delle mie donne che erano inconsapevoli di quello che facevo. Ho sempre mandato avanti l’ufficio dal carcere. Da Opera ho fatturato più di 2 milioni di euro. Negli ultimi anni, di cui 5 in galera, ho pagato 9 milioni e 800 mila euro di tasse. Ho fatturato dalla galera. Nel mio lavoro sono un genio, come Maradona con il piede sinistro”.