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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caterina Balivo, tweet al veleno su Diletta Leotta: "Con quel vestito non puoi parlare di privacy"

Mentre la giornalista di Sky raccontava sul palco dell'Ariston lo spiacevole episodio di hackeraggio delle sue foto intime, la conduttrice di Rai Due ha lanciato un tweet insinuando l'eccessiva sensualità dell'abito indossato: "Non puoi parlare della violazione della privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna"

Sanremo 2017, il sipario si è aperto sulla kermesse canora più attesa dell'anno e, come sempre, a tenere banco non sono stati solo i conduttori, gli artisti in gara con le loro canzoni e gli ospiti che hanno animato la serata di esordio.

Tra i vari momenti che si sono avvicendati sul palco dell'Ariston, a catturare l'attenzione è stato l'ingresso di Diletta Leotta, la giornalista di Sky recentemente vittima di un episodio di hackeraggio che ha portato alla diffusione in rete di alcune sue foto intime.

Proprio in virtù di quel fatto, Carlo Conti l'ha voluta accanto a sé come una sorta di testimonial che raccontasse in prima persona la sua disavventura, per dare un consiglio a chi, come lei, si sentisse violato della propria privacy. 

"Devo dire che è stata tosta, è stato un colpo molto violento e dopo lo sgomento ho voluto reagire, denunciando alla polizia postale la violazione della privacy" ha dichiarato la 25enne siciliana, scesa dalla scala del teatro con indosso uno sberluccicante abito rosso damascato, composto da un top che ne evidenziava il decollete e uno spacco vertiginoso.

"Siate coraggiosi, siete forti e non abbiate paura" ha chisato ancora la Leotta, il cui abbigliamento è stato oggetto dei più svariati commenti sui social, tra i quali non è mancato quello di Caterina Balivo.

Diletta Leotta a Sanremo 2017

"Non puoi parlare della violazione della #privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna #sanremo2017" ha scritto la conduttrice del programma di Rai Due 'Detto Fatto', scatenando le critiche di quanti hanno rivendicato la libertà di vestirsi in qualsiasi modo senza dover per questo meritare alcuna conseguenza, ma anche il plauso di coloro che hanno ritenuto eccessivo l'abito, data la serietà dell'argomento.

Anche Paola Ferrari, che nei giorni scorsi si era schierata contro la nomina della Leotta tra le migliori giornaliste italianeè intervenuta indirettamente sulla questione e in calce a una sua foto da ragazza, ha scritto: “Facile essere belle (e vere) a 20 anni. Il bello viene dopo ragazze…”. 



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