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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Carlo Conti: "Mia mamma avrebbe potuto gettarsi dalla finestra con me in braccio"

Ospite de 'L'intervista', il conduttore toscano si racconta a cuore aperto tra carriera ed affetti. Ecco alcune anticipazioni

Giovedì 18 ottobre, in seconda serata su Canale 5, Maurizio Costanzo chiude il sesto ciclo del talk 'L’Intervista'. Lo fa con un faccia a faccia esclusivo con uno dei volti simbolo della televisione italiana: Carlo Conti.

Un inedito ritratto del conduttore Rai che per la prima volta si racconta a cuore aperto al padrone di casa, con l'ausilio delle tradizionali clip della trasmissione.

La sua famiglia d’origine, la sua infanzia, gli esordi in radio, il felice matrimonio con Francesca, sposata sei anni fa dopo una lunga relazione, la nascita del figlio Matteo, tre anni, e gli strepitosi successi che lo accompagnano da oltre 10 anni in Tv.


Di seguito alcuni stralci della chiacchierata: 


SULL’INFANZIA, LA MADRE E LA PERDITA DEL PADRE

Conti: Il mio babbo è morto che io avevo 16 mesi […] sono cresciuto solo con la mamma che si è rimboccata le maniche partendo da zero, però non mi ha mai fatto sentire la mancanza del babbo […] è stata bravissima e mi ha tirato su dandomi una serie di valori, di principi importanti.
Costanzo: Quando tu avevi 9 mesi tuo papà Giuseppe si ammala, le cure costavano, voi eravate una famiglia semplice e tua madre e i tuoi nonni hanno venduto tutto per provare a pagare le cure…
Conti: Eh sì…c’erano le prime cure sperimentali, si provava tutto…c’è una frase che diceva sempre la mia mamma “quando poi mi erano rimasti solo gli occhi per piangere, i medici mi hanno detto che non c’era più niente da fare”.
Costanzo: Quando muore papà, tua madre si mette a lavorare…
Conti: Si rimbocca le maniche e fa varie cose…ritira fuori un diploma e lavora in ospedale, andava a fare le pulizie, per farmi fare un po’ di vacanza l’estate…
Costanzo: C’è una frase forte, non so se l’hai detto tu, “avrebbe potuto buttarsi - mamma - dalla finestra con me in braccio” chi l’ha fatto questo pensiero?
Conti: Sì lo raccontava lei…perché dopo il funerale, siamo nel ‘62 ad agosto, rientri dal funerale e non hai più niente…i parenti spariscono… e lei si ritrova con questo bambino di 18 mesi…

SULLA MOGLIE FRANCESCA

Costanzo: Cosa è Francesca per te?
Conti: Beh ora è tutto. E’ l’altra metà della mela, è la mia famiglia, è la madre di Matteo…è l’amore.
Costanzo: Però tu hai avuto la "dongiovannite"...
Conti: Sì…i miei amici, sia Leonardo [Pieraccioni] che Giorgio [Panariello] quando ho detto che mi sposavo pensavano fosse uno scherzo…mi vedevano come l’Alberto Sordi del gruppo.

SU FABRIZIO FRIZZI

Conti: E’ importante ricordare sempre Fabrizio…
Costanzo: ne soffro anche io…
Conti: pochi amici…nel mondo dello spettacolo credo di aver legato molto con Antonella Clerici, con Fabrizio [Frizzi] e con Maria [De Filippi]
Costanzo: Però hai visto che cosa meravigliosa, quella che McLuhan chiama la parentela mediatica, quando è morto si è levato dal pubblico un affetto, un calore bellissimo, commovente.
Conti: Si dice “si raccoglie quello che si semina” e lui aveva sicuramente seminato tanto affetto, tanto amore, tanta onestà […] ci legavano tante cose, tanti momenti, tante difficoltà le abbiamo superate insieme, ci siamo aiutati a vicenda e soprattutto questa paternità che è arrivata un po’ in là negli anni...eravamo molto legati.

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