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Martedì, 16 Aprile 2024
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Elisabetta Ferracini difende Mara Venier: "Io sto con Mia madre". E Jerry Calà si associa

La figlia della conduttrice scrive un messaggio affettuoso su Instagram dopo le polemiche lanciate dagli ispettori di produzione

La foto di un abbraccio tra madre e figlia, con una frase: "Io sto con mia madre". Così Elisabetta Ferracini, figlia di Mara Venier, si schiera in difesa della madre dopo le polemiche lanciate in queste ore dagli ispettori di produzione. Per chi non avesse seguito la vicenda, ricordiamo che la conduttrice di Domenica In è finita nella bufera a causa di una lettera pubblicata sulla pagina Facebook dello SNAP (Sindacato Nazionale Autonomo della Produzione TV Rai e Indignerai) in cui si leggono pesanti accuse degli ispettori di produzione del CPTv di Roma contro conduttrici e conduttori del servizio pubblico radiotelevisivo. Nel post viene citata la conduttrice di Domenica In, che contattata da Affaritaliani.it ha negato in maniera netta le accuse e ha comunicato che sta già incaricando i suoi avvocati per tutelarsi in sede legale.

Non solo Elisabetta. In calce al post pubblicato dalla Ferracini troviamo infatti anche i commenti di supporto di Jerry Calà, ex marito di Mara Venier, e di Monica Leofreddi, giornalista e collega della conduttrice in Rai. Venier, dal canto suo, ha replicato alle polemiche pubblicando su Instagram un video di auguri di Natale inviatole da un ispettore di studio. 

A pronunciarsi sulla questione era stato già ieri Nicola Carraro, marito di Mara e produttore. "Un programma di grande successo dà spesso fastidio, io voglio stare, con tutti voi, vicino a mia moglie poi il prossimo anno prenderemo le nostre decisioni. Intanto chiaro e forte #iostoconmara", ha scritto su Instagram, lasciando peraltro intendere di un possibile addio della conduttrice a Domenica In. 

Di seguito il testo integrale della lettera pubblicata sulla pagina Facebook dello Snap

 "La misura è colma. L'aggressione verbale - offese personali, insulti irriferibili e minacce - immotivata e demenziale perpetrata nei confronti di un nostro collega nello svolgimento delle sue normali funzioni professionali, durante la trasmissione Domenica In, posta in atto dalla conduttrice del programma è solo l'ultimo episodio increscioso di una lunga sequenza che impatta negativamente sull'intera categoria degli ispettori di produzione. Da tempo si è in balia dei disturbi umorali di conduttrici e/o conduttori televisivi che si tramutano in inaccettabili e insopportabili discriminazioni pur non sussistendo rilievi di carattere professionale. Quanto rappresentato coinvolge anche altre figure professionali dello studio generando un clima lavorativo particolarmente difficile ed affatto sereno.
Il tutto avallato anche da diversi referenti aziendali che, subendo una sorta di sudditanza psicologica, non arginano né censurano tali comportamenti inqualificabili. Le regole civili dei rapporti interpersonali, il codice etico aziendale e le norme disciplinari vigenti in uno studio televisivo sono costantemente violate, non intendiamo sopportare altro e ancora.
E' necessaria una netta azione di discontinuità con quella che sembra essere diventata la norma in uno studio televisivo. Pretendiamo rispetto personale e professionale, valore sempre riconosciuto ai nostri interlocutori. Invitiamo la Direzione Aziendale ad adottare tutte le necessarie misure affinché ciò non si possa ripetere in futuro.
Sollecitiamo le rappresentanze sindacali presenti in Azienda a esercitare tutte le azioni utili alla tutela professionale dei lavoratori e soprattutto alla loro onorabilità"

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