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Martedì, 23 Aprile 2024
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Marco Carta e la gaffe sul terremoto: "Ho scatenato un inferno virale"

La terra ha tremato e il cantante sardo ha commentato il sisma suscitando l'ira del web. Arrivano le scuse: "A volte la rabbia per le cose che succedono e alle quali possiamo solo assistere impassibili ci fanno dire solo cose nel modo sbagliato. Chiedo scusa a tutti coloro che mi hanno giudicato irriverente o presuntuoso"

Dopo la tragedia che ha messo in ginocchio l'Italia centrale lo scorso 24 agosto, la terra è tornata a tremare suscitando paura e preoccupazione tra i cittadini di tutto lo stivale. I social sono impazziti e, tra i messaggi a tema, anche i vip si sono pronunciati. A dire la sua è stato il cantante sardo Marco Carta.

L'ex concorrente di Amici ha cinguettato una frase in cui ha espresso la sua considerazione sui terremoti: "Terra mia è superfluo chiedertelo. Ma perché tremi? Se solo ti avessimo violentata di meno tu non ti ribelleresti così. Tu sei la nostra casa".

Le sue parole non sono passate inosservate, tutt'altro. Gli utenti del web a quanto pare, sono sempre attentissimi e hanno preso di mira l'artista sardo ricoprendolo di critiche più meno pesanti ma non solo, c'è anche chi, per smorzare i toni, l'ha buttata sull'ironia rispondendo con messaggi di sfottò: "Per ogni Marco Carta complottaro che dice "informati è un dato di fatto" uno scienziato del CERN ha un colpo apoplettico" e ancora "Mi raccomando. Per un consulto sui terremoti ascoltate Marco Carta, sulla riforma costituzionale Povia. Sono loro gli esperti".

Il cantante però, non contento, ha continuato ad alimentare la sua teoria: "Gli Appennini c'erano anche 20-40 e 50 anni fa. Ma i terremoti non avevano questa frequenza. Qualcuno vuole negare che ci sia dietro la mano dell'uomo?".

La sua ipotesi non trova nessun riscontro scientifico. Il cantante, finito nel patibolo mediatico, per mettere un punto alla polemica senza fine ha pubblicato un post di scuse su Facebook: "Ecco,ho scatenato un inferno virale..A volte la rabbia per le cose che succedono e alle quali possiamo solo assistere impassibili ci fanno dire solo cose nel modo sbagliato. Chiedo scusa a tutti coloro che mi hanno giudicato irriverente o presuntuoso. Sono addolorato. Volevo solo dire che sono triste e mi sento impotente come tanti credo tra voi. Che sia una notte buona".

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