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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Loredana Bertè: "Mi sento in colpa per la morte di mia sorella Mimì"

La cantante non si perdona di non essere stata abbastanza vicino alla sorella Mia Martini, trovata senza vita nel suo appartamento nel 1995

Sono passati 22 anni dalla morte di Mia Martini, e sua sorella Loredana Bertè ancora non riesce a perdonarsi per non esserle stata abbastanza vicino in quel momento buio. Trovata senza vita nel suo apartamento il 14 maggio del 1995, dopo giorni di irreperibilità, l'autopsia indicò come causa della morte dell'artista un arresto cardiaco da overdose di stupefacenti.

Se ne sono dette e scritte di tutti i colori sulla sua morte, così come sulla sua vita, come ha ricordato Loredana Berté a Domenica Live: "E' stata vittima di bullismo. Quando una è troppo brava, tu la distruggi dicendo che porta male. Mimì non si drogava, si faceva una canna ogni tanto, ma hanno scritto di tutto. L'hanno infamata. Ancora la ricordano male. Io di solito, nel periodo del 12/14 maggio stacco il telefono, non parlo con nessuno. Quest'anno ho deciso di non farlo".

"Mi sento un po' in colpa - ha raccontato ancora la cantante - perché penso che se avessi fatto qualche viaggio in meno e fossi rimasta un po' più accanto a lei, a parlare con lei, forse sarebbe ancora viva. Lei insistette tanto per darmi un telefonino, io non l'ho voluto, se quella sera lo avessi avuto, lei sarebbe ancora viva".

E' questo il più grande rimorso di Loredana Bertè: "Non mi perdonerò mai per questo. Le sorelle si danno sempre per scontate. Io di lei ho solo una foto, tutto il resto è stato pignorato".

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