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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La Hunziker contro il talent scout: "Sesso con le ragazzine per farle andare in tv"

La showgirl è accusata di diffamazione da un talent scout per aver denunciato in un servizio su Striscia la Notizia un metodo di reclutamento basato sul sesso per entrare nel mondo della tv. "Non potevo tacere", ha dichiarato la popolare conduttrice

Michelle Hunziker a processo a Rimini, indagata per diffamazione insieme all'inviato di "Striscia la Notizia" Max Laudadio. A denunciarla è stato il talent scout Rodolfo Mirri, in merito a un servizio andato in onda sul tg satirico di Canale 5 nel marzo 2010, nel quale veniva accusato di essere un adescatore e un ricattore sessuale. Per questo Mirri ha chiesto un risarcimento di un milione e mezzo di euro. Laudadio, una collaboratrice e due donne che nel servizio finsero di essere clienti di Mirri sono accusati anche di violazione di domicilio, sostituzione di persona, intereferenza illecita nelal vita privata e discredito e ostacolo all'attività professionale. La procura ha chiesto per Michelle Hunziker una condanna a sei mesi di reclusione, mentre per Laudadio la richiesta è un anno e mezzo e nove mesi per le altre imputate.

Intervistata da Laudadio nella puntata finita sotto accusa, la Hunziker dichiarò di essere stata sottoposta a “un vero e proprio ricatto” da parte di Mirri, che le avrebbe detto esplicitamente quando lei era appena diciassettenne e reduce dal successo ottenuto come modella per la pubblicità ‘Roberta’, "se vuoi continuare a lavorare con me, tu devi venire a letto con me". 

"Quando ho scoperto che il format di Mirri dopo 20 anni era lo stesso, ho pensato di dover aiutare gli altri. Non potevo stare in silenzio", ha detto la showgirl nelle dichiarazioni spontanee dopo l'arringa del suo avvocato, Giulia Bongiorno. Il legale ha spiegato  spiegato come non sussistano i presupposti della diffamazione perché la sua  assistita non aveva un interesse privato, ma solo la volontà di denuncia pubblica. L'intento di Michelle, per sua stessa ammissione, è la volontà di aiutare "le bambine, le ragazze per far capire loro che non si ha successo facendo sesso. È vero, il mondo dello spettacolo è duro, ma solo se funzioni hai successo. Il ricatto sessuale nei confronti delle minorenni per noi è una violenza".

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