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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Morgan dopo lo sfratto: "Vivo in uno sgabuzzino pieno di insetti"

La casa del cantautore venduta all'asta per coprire i debiti, oggi vive nel quartiere cinese di Milano

Non è riuscito a salvare il suo appartamento di Monza Morgan, venduto all'asta a causa dei debiti. Per lui, che adesso vive nel quartiere cinese di Milano, quella casa era tutto, un "museo" ha dichiarato più volte prima dello sfratto, "un'installazione" ha spiegato ai microfoni dei Lunatici su Radio 2.

"Sto molto male, non sono più lo stesso - ha fatto sapere il cantautore -. Uno non ci pensa, ma quello che mi è successo equivale a uno stupro. E' identico. La casa è importante, è la più importante cosa che hai. Quando non sai ripararti dal freddo fai a casa e sopravvivi. Questo vale per tutti. Per una persona come me, che fa di quello che ha attorno un oggetto d'arte, lo è ancora di più. La mia casa era un'installazione. La mia casa è stata svenduta a 200.000 euro quando ha come valore di mercato 700.000 euro. E' stata comprata da un maniaco che ha voluto la mia casa perché è un mitomane. Mi hanno portato fuori dalla mia casa con le armi. Io piango, ho tutto lì, tutti i miei progetti. Io stavo sempre in casa a studiare, non sono uno come J Ax o Fedez. Ora sono in uno sgabuzzino a china town a Milano con un sacco di insetti. Non sto più lavorando, prima facevo un sacco di cose, ora non faccio più niente". 

Fiducia nella giustizia? Vorrebbe averne, ma la sua esperienza personale lo porta nella direzione opposta: "C'è un giudice che è il paladino degli sfratti. Peggio del giudice della canzone di De Andrè, che diventa giudice solo per poter mandare al patibilo la gente. I giudici dovrebbero giudicare, lo dice la parola stessa. Prendi una questione, ne valuti gli aspetti, pesi e capisci cosa pesa di più. Non fai a priori tutto. Il giudice che ho incontrato io non è un giudice, è uno che non si sa perché è lì, è uno sbruffone. Dovrebbe sfruttare l'occasione per fare veramente il suo lavoro e pensare, ma evidentemente non ce la fa. Ora manderà tutto al macero".

Morgan su Radio2 con un nuovo programma

A breve condurrà un programma proprio su Radio2, Cantautoradio, una possibilità importante per ricominciare e di cui è entusiasta. "La radio per me significa non vedere, ma sentire - ha spiegato Morgan -. Oggi la questione dell'audio contrapposta alla questione del video è importante. L'audio rimane privilegiato, rimane più scientifico. E lavorare nell'audio è più complesso che lavorare nel video. Pensate a quanto è facile fare un fotomontaggio e quanto è complicato invece fare un montaggio audio. La radio è la voce, è per quello che nonostante sia tecnologicamente inferiore rispetto alla televisione è rimasta in auge. Nel mio programma si parlerà di canzoni. L'unica cosa che ci salva, l'unica cosa che abbiamo. Nella prima puntata, sabato 14 settembre, parleremo di De Andrè. In questo format io parlo, spiego, suono, ogni volta prendendo in considerazione un cantautore e andando ad approfondire la sua opera. Sarà un programma con tanti registri di espressione, con molti temi. E' un po' un varietà secondo me. Un varietà vintage e tecnologico allo stesso tempo". 

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