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Martedì, 16 Aprile 2024
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#SCE2014, Anci presenta la piattaforma delle Smart City italiane

Sarà online, e quindi accessibile a tutti, a gennaio 2015. All'interno solo i progetti reali, non le idee, già in corso d'opera nelle città del Belpaese. Paolo Testa: "È' un contenitore di atti amministrativi perché senza quelli i progetti non si realizzano"

A gennaio l'Italia avrà la sua prima piattaforma contenitore online di tutti i progetti Smart City delle città del Belpaese. Il progetto, realizzato dall'Osservatorio dell'Anci, é stato presentato in anteprima oggi pomeriggio a Bologna, nel corso della Smart City Exhibition e completa il lavoro di messa in rete di attori e iniziative attive in Italia avviato già nel 2013.

"La piattaforma - spiega Paolo Testa, direttore delle ricerche di Cittalia - é un contenitore fatto solo di iniziative concrete, non di idee. Un contenitore di atti amministrativi perché senza quelli i progetti non si realizzano. É anche un catalogo d'aiuto al lavoro all'Agenzia per l'Italia digitale e uno strumento di marketing. Il messaggio che vogliamo lanciare é che fuori ci sono più cose di quelle che immaginiamo. I comuni spesso fanno ma non promuovono perché sono già in affanno". Giá 61 le città che hanno aderito all'iniziativa inviando via mail i loro progetti Smart City (1028 in tutto per un totale di 4 miliardi di fondi mobilitati). Una di queste é Messina. 

L'esempio di Messina. L'assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola é intervenuto durante il convegno per spiegare cosa é stato fatto in tema di Smart City nella sua cittá. "Quando mi sono insediato - dichiara - ho trovato un sistema di trasporti veramente messo male: 15 autobus e nessuna informazione ai cittadini. L'unica cosa che si poteva fare era prendere esempio da chi ha fatto meglio così ho iniziato facendo un accordo con Torino. Un accordo tra la Atm e la Gtt (le due società che gestiscono i trasporti pubblici) che ci ha permesso in tempi brevissimi di ottenere dei risultati. Una collaborazione che ha anche portato ad un interscambio di personale: il direttore generale da Torino si é spostato a Messina. Grazie a questo scambio di informazioni e competenze oggi siamo passati da 15 a 41 autobus e nel 2015 ne arriveranno altri. Abbiamo fatto degli interventi per rimettere in sesto i tram che non andavano. Abbiamo attivato delle linee notturne per permettere ai giovani di usare i mezzi pubblici per andare in discoteca abituandoli così ad usare il servizio pubblico dei trasporti. Abbiamo realizzato una pista ciclabile, accanto alla preferenziale, di circa tre chilometri. Lanciato il servizio Piedibus per le scuole e realizzato delle isole pedonali nella zona commerciale. Qualcuno potrebbe obiettare che questo non é un progetto propriamente Smart. Ha ragione, c'é ancora molto da fare. É però un buon esempio di normalità. Noi dovevamo raggiungere prima quella e ora cercheremo di portare avanti altri progetti".

La piattaforma dell'osservatorio dell'Anci servirà anche a mettere in condivisione le conoscenze favorendo proprio le collaborazioni tra le piattaformaAnci-2amministrazioni come avvenuto nel caso delle città di Torino e Messina. Francesco Profumo, direttore dell'Osservatorio dell'Anci ha più volte sottolineato durante il suo intervento a Bologna l'importanza del riuso dei progetti che hanno funzionato. "Le grandi città hanno dimostrato negli ultimi anni una capacità progettuale significativa, che ha consentito a molte di loro di partecipare a progetti e iniziative su scala europea, alimentando così quel percorso italiano verso la smart city che promuoviamo come Osservatorio – afferma il presidente dell'Osservatorio Smart City Anci Francesco Profumo – La piattaforma offre un supporto a comuni di ogni dimensione non solo in termini di idee e spunti di ispirazione ma anche per la creazione di una rete di soggetti capaci di creare innovazione diffusa sui territori in una molteplicità di settori". Nonostante le città stiano facendo bene l'Italia é indietro. Il problema é culturale più che tecnologico secondo il presidente che é stato molto polemico nei confronti della politica colpevole di non aver fatto abbastanza: "Non partiamo bene perché sui fondi strutturali (circa 100 miliardi) ne abbiamo impegnati solo 70. Trenta sono andati persi. Dei 70 solo 36 sono stati spesi. Rispetto agli altri Paesi europei sulla quantità di spesa stiamo messi malissimo, al 27esimo posto. L'Italia é folle? No é una strategia: do un po' ad uno un po' ad un altro. Anche la nuova programmazione 2014-2020 va male. Siamo stati tardivi nel presentare i progetti e la commissione europea ci ha anche mandato tantissime osservazioni per dirci che non abbiamo capito. Bisogna trovare soluzioni che aiutano il Paese anche se sarà difficile", conclude Profumo. 

Come si usa la piattaforma Anci. A spiegarne il funzionamento Lorenzo Benussi che si é occupato del progetto per Anci. L'Interfaccia é simile a quella di un motore di ricerca, ci sarà quindi un search. I cittadini che vogliono sapere cosa la propria città sta facendo in tema smart City o le amministrazioni curiose di sapere cosa stanno facendo gli altri e soprattutto come lo stanno facendo potranno effettuare una ricerca per città o per categoria tematica (ambiente, mobilità, energia per fare alcuni esempi). Troveranno informazioni sui progetti: dalla descrizione alle aziende che hanno partecipato alla realizzazione, ai costi, al numero di cittadini su cui quel progetto avrà un impatto. Il sito sarà in lingua inglese e avrà un software open source. Ci saranno al suo interno anche delle mappe che geolocalizzano i progetti.

Smart City Exhibition Bologna 2014

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