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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Guida alle classi energetiche: come scegliere il giusto elettrodomestico

Non tutti gli elettrodomestici consumano allo stesso modo. L'etichetta energetica contiene tanti dati importanti tra i quali la classe energetica. La A è meglio della B, ma nel 2010 sono nate anche la A+, la A++ e la A+++. Scopriamo le differenze e tagliamo la bolletta

Più della metà dell’energia che consumiamo nelle nostre case deriva dall’utilizzo degli elettrodomestici. Solo una piccola parte infatti, appena il 25%, viene utilizzato per la produzione di acqua calda sanitaria e per l’illuminazione. Se pensiamo di poter risparmiare sulla bolletta semplicemente sostituendo le nostre vecchie lampadine con quelle a risparmio energetico ci sbagliamo di grosso. Dobbiamo infatti stare attenti soprattutto agli elettrodomestici che abbiamo in casa, sia alle loro caratteristiche di consumi che nell’utilizzo che ne facciamo. Sull’utilizzo ricordiamo che, nonostante un elettrodomestico possa essere efficiente dal punto di vista energetico, dobbiamo comunque osservare piccoli accorgimenti che poi saranno grandi risparmi in bolletta. Per quanto riguarda invece le prestazioni energetiche degli elettrodomestici è possibile scegliere proprio quello giusto per i nostri utilizzi, semplicemente prestando attenzione all’etichetta energetica che indica dati importanti specifici per ogni apparecchio e soprattutto la classe energetica di appartenenza. 

Ormai è noto che, infatti, non tutti gli elettrodomestici consumano allo stesso modo e dal 1992 una direttiva europea ha stabilito questo sistema dell’etichettatura per indicare l’efficienza energetica. Le classi andavano dalla lettera A alla G, prendendo la A come classe energetica più efficiente. Dagli anni novanta ad oggi le tecnologie hanno avanzato sempre verso consumi minori ed è stato necessario aggiungere classi energetiche più in alto della A. Sono nate così nel 2010 la A+, la A++ e la A+++. Di certo le avremo notate e magari ci saremo chiesti di quanto fosse più efficiente la A+ rispetto la A. Ebbene, la differenza è notevole! Tanto che, addirittura, si potrebbero in certi casi declassare gli elettrodomestici di “serie” A. 

Un apparecchio della classe A+++ consuma in media fino al 50% di energia in meno rispetto ad uno della classe A. Ricordiamo che la classe energetica è il risultato della somma di tutte le caratteristiche in termini di consumi, quindi sia di elettricità che di acqua. Sono inoltre comprese anche caratteristiche tecniche come volume e capacità di carico e prestazioni funzionali come l’efficienza di centrifugazione o di asciugatura. Il significato del segno “+” varia per ogni apparecchio proprio perché variano le funzioni specifiche, e quindi variano anche le differenze tra queste tre nuove classi superiori alla A.

Per i frigoriferi e congelatori infatti si arriva addirittura al 60% in meno di consumi con la classe A+++ rispetto alla A. Varia di poco invece la situazione per lavatrici e lavastoviglie che sono intorno al 30% di consumi in meno tra A+++ ed A. Ci sono anche delle restrizioni per i produttori di elettrodomestici, restrizioni energetiche ovviamente: infatti non è più possibile produrre frigoriferi e congelatori con prestazioni energetiche più basse della classe A+, né lavatrici e lavastoviglie (di dimensioni standard) con classe energetica minore della A.

Per il 2015 saranno obbligatorie le etichette energetiche anche per apparecchi che fino ad ora ne erano sprovvisti come forni, forni a gas, fornelli e cappe aspiranti. Un’altra novità importante riguarda tutti gli apparecchi solitamente connessi alla rete (decoder, modem e stampanti) che saranno dotati di una tecnologia di risparmio energetico quando si trovano in modalità stand by.

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