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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Agli inventori del Led il Nobel per la fisica

Akasaki, Amano e Nakamura i tre ricercatori di origine giapponese che hanno conquistato l'ambito premio. L'invenzione consente un notevole risparmio energetico

Va agli inventori del Led blu il premio Nobel per la fisica: 8 milioni di corone svedesi pari a 888.226 euro. L'ambito riconoscimento è andato a tre ricercatori di origine giapponese: Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura (cittadino americano) con "l'invenzione dei diodi a emissione di luce blu hanno consentito di potenziare e rendere più brillanti le fonti di luce bianca consentendo un contestuale risparmio di energia".

La sostenibilità conquista i membri della giuria di Stoccolma che hanno definito la scoperta "rivoluzionaria". Senza l'invenzione di questa fonte di luce blu la possibilità di creare una luce bianca non sarebbe stata possibile. Prima erano stati scoperti i diodi rossi e verdi ma era necessario sommare le tre componenti per avere il bianco. I led blu, inventati nei primi anni '90, aggiunge la giuria "rappresenteranno il ventunesimo secolo".

Led è l'acronimo di Light emitting diode (diodo che emette luce). Si tratta di dispositivi elettronici in grado di convertire sollecitazioni elettriche in emissioni luminose.

"Era ora che passi così innovativi verso un futuro sostenibile venissero adeguatamente celebrati. La scienza e la ricerca sono la chiave per liberarci dai combustibili fossili" commenta  Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.

“Il potenziale di efficienza in Italia nel settore dell'illuminazione al 2020 è stimabile in circa 35 miliardi di kWh. Investire in LED e negli altri sistemi efficienti di illuminazione sia nelle case che negli uffici e nelle industrie consentirebbe di eliminare completamente la produzione di elettricità di tutti gli impianti a carbone” conclude Onufrio.

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