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Venerdì, 19 Aprile 2024
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In arrivo le nuove tariffe elettriche, come cambia la bolletta

Dopo oltre quarant'anni il sistema sta per essere riformato. Già dal 1 gennaio 2016, le nuove regole potrebbero entrare in vigore. L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, che ha redatto la riforma, spiega le novità

L’attuale sistema tariffario per l’energia elettrica, su cui si basano le bollette della luce, è stato introdotto negli anni '70 quando era in corso una crisi petrolifera e si rendeva necessario impostare un programma di austerità energetica, penalizzando chi consumava di più con prezzi progressivi, facendo pagare l'energia a scaglioni: all’aumentare del prelievo di energia oggi crescono i corrispettivi da pagare. Dopo oltre quarant'anni il sistema sta per essere riformato. L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (Aeegsi), su mandato del ministero dello Sviluppo Economico, sta infatti lavorando da mesi ad un nuovo testo che potrebbe entrare in vigore già dal primo gennaio 2016. A chiedere di cambiare il sistema tariffario è l'Europa che ha emesso una direttiva, recepita dall'Italia con il decreto legislativo del 4 luglio 2014. Spiega l'Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico che "oggi in Europa la tariffa progressiva è applicata solo in Belgio".

Ecco cosa cambia. Le tariffe diventeranno uguali per tutti e non più progressive. Questa novità non comporterebbe nè un aumento degli sprechi, come contestato da diverse associazioni ambientaliste, nè un aumento eccessivo dei costi per una fetta di utenti (tra cui più poveri) come sostengono alcune associazione dei consumatori. Ecco perchè secondo l'Autorità le cose starebbero così:

La bolletta diventa più leggibile. "Studi internazionali e l’esperienza quotidiana mostrano che allo stato attuale delle cose il consumatore non è in grado di percepire le variazioni marginali della tariffa di rete che varia per scaglioni, anche perchè la progressività rende le bollette difficili da comprendere". Una bolletta più chiara comporterebbe un ulteriore conseguenza: "permetterà agli utenti di confrontare più semplicemente le offerte degli operatori" e quindi di risparmiare.

Svantaggi tariffa progressiva (quelle attuali). "Falsa i segnali di prezzo percepiti dal consumatore anche in relazione alla scelta del 'migliore' vettore energetico da utilizzare in casa": non è chiaro se conviene scegliere l’elettricità, il gas, il Gpl, o altro. "Questo avviene perchè, oggi chi magari vuole utilizzare una efficiente e pulita pompa di calore per riscaldare è penalizzato da più alte tariffe, che lo portano a pagare di più. Con la riforma, e quindi con una più stretta aderenza ai reali costi, uguali per tutti, potrà scegliere se utilizzare la pompa di calore senza essere penalizzato, risparmiando magari se, guardando all’intero bilancio energetico della famiglia, potrà così sostituirla al gas". 

Cresceranno le rinnovabili. La liberalizzazione delle apparecchiature elettriche efficienti dovrebbe comportare un aumento della penetrazione delle fonti rinnovabili e dell’energia da loro prodotta. Sul fronte degli sprechi l'Autorità aggiunge che "il parco di apparecchi domestici è oggi molto diverso da quello che si stava sviluppando negli anni ’70 quando la progressività è stata introdotta; quelli di oggi sono più efficienti". Infine, "gli obblighi comunitari di etichettatura energetica, che si stanno rapidamente estendendo, includendo da settembre 2015 anche gli scaldacqua ridurranno ancora di più gli sprechi".

Potrebbe essere esteso il bonus sociale. Per evitare che le novità introdotte dalla riforma pesino su chi consuma meno, "chiederemo al governo di ampliare il bonus sociale già esistente". L'autorità vorrebbe che l'agevolazione venisse alzata fino a coprire il 35% del costo della bolletta e che le procedure per accedere all'agevolazione venissero semplificate. L'Autorità ci tiene però a precisare che "gli studi condotti dimostrano che non sempre chi consuma di meno è più povero. Nei fatti, oggi il single benestante o la coppia abbiente beneficiano di una tariffa scontata. Mentre una famiglia numerosa, che magari ha problemi economici, paga di più".

In ogni caso "per evitare che ci siano eccessivi effetti sui clienti meno abbienti la riforma sarà graduale, su tre anni: andranno a pagare l’esatto corrispettivo per il servizio che usano, non più agevolato". "Per tutti gli altri, chi consumava di più, ad esempio le famiglie più numerose, ci sarà una sostanziale riduzione dell’extra-costo fino ad oggi sopportato", conclude l'Autorità.  

Adusbef, Codici, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente, WWF e Movimento 5 stelle però chiedono che la riforma venga riformata.

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