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Martedì, 19 Marzo 2024
GUIDA AGLI ACQUISTI

Pannelli solari: come scegliere i migliori

Le tipologie sono sempre più numerose e si differenziano per le prestazioni. Ecco le caratteristiche a cui fare attenzione prima di procedere all'acquisto

Sono sempre di più le famiglie e le imprese che scelgono di utilizzare il sole per l’approvvigionamento energetico. Crescono anche le aziende produttrici di pannelli solari sia in Italia che all'estero e soprattutto aumentano le tipologie di pannelli presenti sul mercato. Diventa quindi sempre più difficile fare la scelta giusta. Tante sono le caratteristiche, soprattutto le prestazioni, da considerare come pure le diverse modalità e caratteristiche di approccio delle diverse compagnie. Scopriamo quelle a cui fare attenzione prima di procedere con l’acquisto dei nostri pannelli solari. 

Per farlo tilizziamo i dati del Principal Solar Institute (PSI), società americana che si occupa di classificare tramite un indice sintetico le prestazioni offerte da centinaia di modelli di celle fotovoltaiche. Dato che la stragrande maggioranza è costruita con il silicio cristallino ed inoltre offre la maggior scelta sia come produttori che come prodotti ci soffermeremo a questo elemento. La PSI ogni anno comunica quali sono i migliori pannelli fotovoltaici in base a determinati criteri. I più importanti sono la potenza effettiva e nominale, la perdita d’efficienza in relazione all’aumento della temperatura, il rapporto fra potenza con insolazione minima e massima, l'efficienza totale e la riduzione della potenza annua, criterio questo molto importante per programmare un investimento. 

Eccole spiegate sinteticamente:

- Potenza reale in confronto a quella dichiarata: può succedere infatti che quella dichiarata sia maggiore e se questa differenza è notevole si deduce che il produttore non è affidabile

- Coefficiente di temperatura alla massima potenza: quando il pannello solare raggiunge alte temperature perde di efficienza, di solito ci troviamo sui 25 gradi. Anche se ha bisogno del sole non dimentichiamo che è un apparecchio elettronico e quindi lavora meglio a basse temperature. Quindi questo coefficiente indica la perdita di efficienza del pannello quando la temperatura supera una determinata soglia. Dovremo quindi stare attenti a questo parametro se ci troviamo in zone particolarmente calde come ad esempio nel sud Italia.

- Rapporto tra le potenze all’insolazione minima e massima: questo altro valore invece deve interessare chi vive in zone dove il cielo non è spesso limpido, quindi nord Italia ad esempio. Se questo valore si avvicina molto ad 1 allora significherà che le prestazioni sono molto simili anche in condizioni metereologiche non ottimali. 

- Temperatura nominale di esercizio: è la temperatura raggiunta dalla cella solare quando sta lavorando, quindi la temperatura interna al pannello solare che non dipende dalle condizioni meteo. Questo valore può raggiungere i 50° e per le stesse ragioni di prima è sempre meglio avere una temperatura interna piuttosto bassa.

- Efficienza totale dell’area raggiunta dall’insolazione: sono le prestazioni generali del pannello.

- Tolleranza negativa: espressa in Watt indica l’errore che ha una cella fotovoltaica nel suo normale utilizzo. E’ un valore composto da due cifre, una positiva e l’altra negativa. La tolleranza negativa è bene che sia molto bassa o nulla.

- Riduzione annuale della potenza: di anno in anno il nostro pannello perderà di potenza ma è bene che questo valore sia davvero basso dato che la vita di un pannello può arrivare a 20 anni, senza contare l’investimento iniziale per l’installazione e l’acquisto.

Tutti questi parametri ovviamente dovranno essere valutati in base alle condizioni climatiche del luogo di montaggio e magari con l’aiuto di un tecnico installatore esperto. Il PSI con queste caratteristiche compone una classifica ben dettagliata delle aziende produttrici. Eccola:

Al primo posto troviamo i pannelli solari dell’azienda americana Sunpower che, tra l’altro, possiamo trovare anche nel nostro Paese data la vasta diffusione sul mercato italiano. Inoltre l’azienda lavora solo con installatori selezionati in modo tale da non dover poi scontrarsi con problemi tali che la potenza dei pannelli stessi non venga sfruttata a pieno. 

Al secondo posto della classifica c’è la cinese Ulica Solar e solo al terzo posto troviamo la prima società europea: la tedesca Solarworld AG, presente da anni sul mercato europeo ed orientata al mercato tedesco come a quello italiano. Tra le caratteristiche salienti di questa azienda c’è l’attenzione al design importante soprattutto per i clienti attenti all’estetica.

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