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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rinnovabili: è stallo in Italia, le aziende vanno all'estero

E' quanto emerso dall'Irex annual report presentato martedì mattina a Roma. Alessandro Marangoni, direttore scientifico dello studio: "Nasce un nuovo modello di mercato"

Le aziende che producono energia rinnovabile sono in forte difficoltà dentro i confini nazionali ma vanno bene all'estero. A dirlo è il nuovo censimento Irex, giunto alla sesta edizione. Il motivo dello stallo che caratterizza il mercato nostrano è che si costruiscono meno centrali pulite. Il calo complessivo delle operazioni 2013, rispetto al dato dell'anno precedente, è del 25% in termini di potenza e del 23% in termini di valore, con 204 operazioni, corrispondenti a 5.832 megawatt, per un valore stimato di 7,8 miliardi di euro.

"Si sta delineando un nuovo modello di mercato - dice Alessandro Marangoni, CEO di Althesys e direttore scientifico dell'Irex annual report - Nel 2013 la crescita esterna ha raggiunto quasi la metà delle operazioni, sfiorando i 2,9 miliardi di euro, con un +16% sull'anno precedente. In pratica, mentre da noi nel 2013 rispetto all'anno precedente si investiva il 39% in meno nell'eolico e il 30% in meno nel fotovoltaico, le industrie italiane realizzavano oltre tre quarti dei nuovi impianti in altri Paesi, specie nei mercati emergenti e nelle Americhe: circa 1.900 megawatt su 2.400 totali. Molteplici le destinazioni, con in testa Nord e Centro-Sud America (oltre un terzo delle operazioni), mentre si iniziano ad 'esplorare' Asia e Africa".

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