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Venerdì, 29 Marzo 2024
Eco-invenzioni

Italia nella morsa dell'inquinamento, ecco Airlite: la vernice che 'mangia' lo smog

L'inventore di questa rivoluzionaria pittura, che imita il comportamento delle piante, si chiama Massimo Bernardoni: ogni 100 metri quadrati di prodotto si eliminano i gas di 12 automobili

L'inquinamento ha un nuovo nemico. Si chiama Airlite ed una vernice in grado di purificare l'aria dallo smog. Ad inventare questa rivoluzionaria pittura è stato Massimo Bernardoni, un "cervello in fuga" originario di Bologna. La pittura, sia per esterni che per interni, come le piante è ghiotta emissioni di C02. Il suo inventore, oggi vive a Londra, dove ha sede la sua impresa produttrice della Airlite, un'incredibile polvere inorganica che riproduce la fotosintesi riescendo a debellare anche batteri, muffe e cattivi odori come quello del fumo. 

"Un metro quadrato ricoperto con Airlite elimina 0,069 g di ossidi di azoto ogni 12 ore. 1.000 metri di Airlite eliminano in 12 ore l’inquinamento prodotto da 71,88 autovetture a benzina o 23 autovetture a gasolio con motore Euro 4, oppure 95,83 autovetture a benzina o 31,94 a gasolio con motore Euro 5", spiega Bernardoni a Bolognatoday. "Si tratta effettivamente di una scoperta rivoluzionaria, la cui idea è nata circa 14 anni fa e che è costata di fatto sette anni di lavoro intenso e di brevetti, un lungo periodo che mi ha visto impegnato insieme ad Antonio Cianci, a cui devo il merito di aver trasformato il sogno Airlite in business tangibile", continua l'inventore.

Di Airlite ne esistono di due tipi: una per superfici interne e una per facciate esterne. Il prodotto, per scelta non viene venduta nella grande distribuzione, ma solo nei negozi specializzati e riservati agli addetti ai lavori. Tante sono però le richieste che i privati fanno a imprese e tinteggiatori per poter utilizzare la speciale vernice. Il costo sta sui 4/5 euro per metro quadro. 

La vernice viene commercializzata negli Emirati Arabi, in Messico, in Australia, nel Sud Est Asiatico e da poco anche in Italia "dove abbiamo cominciato (all'estero era già avvenuto) a ricevere alcuni riconoscimenti fra cui la vittoria al talent per start up innovative andato in onda su Italia 1 la scorsa primavera e il premio Unicredit Start Lab 2015 dedicato alle aziende Clean tech". 

Airlite potrebbe essere preziosa se utilizzata nelle scuole e negli ospedali, visto anche che è in grado di combattere i batteri ma non ci sono le risorse. "Ci stiamo già lavorando però - racconta Bernardoni -  Siamo stati contattati anche dall'assessore all'ambiente del Comune di Bologna".

Ecco come funziona. Attiva un meccanismo simile alla fotosintesi delle piante, che attraverso l’azione della luce promuove una reazione chimica capace di 'mangiare' l’inquinamento. Non è liquida, come tutte le altre pitture. E’ una polvere, quindi inorganica. Polvere che si trasforma in semi-conduttore grazie alla reazione attivata dalla luce, che produce una reazione chimica in cui un elettrone viene ceduto e incontra le molecole del vapore acqueo, combinandosi con esse e formando un legame OH. Si crea così un elemento che incontra altri elementi fissati con il calcio disponibile, formando sali a base di calcio (cloruro, fosfato, nitrato, ecc.) capaci di eliminare gli inquinanti presenti. Altrettanto dicasi per i batteri, che ricevono una sorta di “scossa” letale da questo processo chimico.

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