Targhe alterne e blocchi del traffico da sole non bastano per combattere lo smog che sta soffocando diverse città italiane. Aumentare le aree verdi sicuramente aiuterebbe a migliorare la qualità dell'aria. Gli alberi, si sa, sono nemici acerrimi delle polveri sottili e quindi un ottimo strumento di lotta all'inquinamento. Grazie al processo della fotosintesi clorofiliana, infatti, assorbono anidride carbonica e producono ossigeno. Ce ne sono alcuni che, più di altri, amano nutrirsi di Pm10 e Pm 2,5. A fare la lista delle tipologie di piante più efficaci per ottenere lo scopo prefissato è stata la Onlus Conalpa. Eccole:

1) Bagolaro
2) Biancospino
3) Tiglio
4) Acero campestre
5) Frassino maggiore
6) Gingko biloba
7) Leccio
8) Gelso nero
9) Olmo
10) Orniello

Anche le siepi sono ottime alleate contro il mal d'aria, soprattutto se abinate agli alberi sopra elencati. Tra le altre si segnalano l'agrifoglio, il viburno, il corbezzolo, l'alloro e il ligustro. A rendere una pianta più 'spazzina' di un'altra, spiega l'associazione sul proprio sito, sono le diverse tipologie di foglie: grandezza degli stomi e presenza di peli nella parte inferiore della foglia fanno la differenza; i primi servono per immagazzinare i gas inquinanti, i secondi trattenengono il particolato che poi viene lavato dalla pioggia. 

Non mancano i riscontri scientifici: il CNR-Ibimet di Bologna ha effettuato, nel corso degli anni, numerosi esperimenti sulle specie arboree anti-inquinamento e tutti confermano quanto sostenuto da Conalpa.