rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
life Genova

Caldo e smog, nell'aria c'è troppo ozono: a Genova è di nuovo allarme per la salute 

Nelle ultime 24 ore, a causa delle temperature elevate, sono stati superati i limiti orari giornalieri. L'amministrazione invita la popolazione ad evitare l'uso delle automobili

A causa del caldo eccessivo e fuori stagione, con temperature superiori ai 30 gradi,  torna l'allarme ozono a Genova. Le stazioni di rilevamento della qualità dell'aria della Città metropolitana hanno registrato nelle ultime 24 ore il superamento dei limiti orari giornalieri. Per questo, l'amministrazione comunale ha invitato la cittadinanza a limitare l'uso dei veicoli privati e i bambini, gli anziani ed i soggetti con problemi respiratori, a non all'aperto, nelle ore più calde della giornata.

L’agente inquinante ha superato la ‘soglia di informazione alla popolazione’ di 180 µg/m3 per 11 ore complessive in quattro diverse postazioni: ancora una volta il record spetta a corso Firenze, con 6 superamenti orari del limite (5 fra la notte e la prima mattina, dalle 3 alle 8, e poi un altro fra le 14 e le 15, con punta più alta di 197 µg/m3 fra le 5 e le 6 e fra le 14 e le 15), ma ci sono stati due superamenti del limite anche all’Acquasola (dalle 13 alle 15, con picco di 207 µg/m3 dalle 14 alle 15), uno a Genova Quarto in corso Europa (dalle 14 alle 15, valore di 187 µg/m3) e infine due al passo dei Giovi, a Mignanego (dalle 14 alle 16, con valore massimo di 185 µg/m3 fra le 15 e le 16). Si consiglia quindi di evitare esposizioni di lunga durata all’aria aperta ai gruppi di popolazione particolarmente sensibili (bambini, anziani e soggetti con problemi respiratori). Tutti nei limiti di legge, invece, i valori di ozono rilevati dalle altre centraline collocate sul territorio metropolitano, così come sotto le rispettive soglie di legge sono risultate, in tutte le centraline del territorio, le concentrazioni in atmosfera degli altri agenti inquinanti monitorati: monossido di carbonio, biossido d’azoto, diossido di zolfo e polveri sottili.

I PRECEDENTI. Quella del capoluogo ligure è stata un'estate inquinata: la concentrazione di ozono in atmosfera è stata più volte troppo alta. L'ultima volta, in ordine di tempo, è stata solo qualche giorno fa: i limiti di ozono nell'aria sono stati superati venerdì 9 settembre. Ma non è andata meglio lo scorso 8 agosto quando la 'soglia di informazione alla popolazione' è stata superata per 7 volte: dalle 14 alle 15 e poi, dopo un'ora di tregua, sei consecutivi dalle 16 alle 22, tutti con valori modesti, inferiori a 190 µg/m3, tranne uno, fra le 18 e le 19, di 199 µg/m3.

La situazione è apparsa difficile sin da prima dell'inizio della stagione. L'8 maggio, gli sforamenti registrati sono stati 8: 4 in zona Acquasola, 2 sulle alture di Pegli, uno a Quarto e uno in corso Firenze. Il picco proprio a Pegli, dove tra le 16 e le 17 il livello di ozono è stato di 197 ug/m3 (il limite di legge è di 180), il più alto della giornata. Di poco inferiore quello registrato dalle centraline dell’Acquasola, leggermente sopra i limiti quelli di Quarto e corso Firenze. 

GLI EFFETTI SULLA SALUTE. L'Ozono è un gas la cui presenza nella stratosfera risulta di fondamentale importanza per la vita sulla terra, in quanto fornisce un eccellente schermo in grado di filtrare le radiazioni ultraviolette (UV), che possiedono potenzialità cancerogene. L'ozono risulta però presente anche nella troposfera, cioè la parte bassa dell'atmosfera, dove si svolge la vita di uomini, animali e vegetali. In questo caso il gas è un inquinante, poichè può avere effetti sulla salute. L'elevato potere ossidante dell'ozono è in grado di produrre infiammazioni e danni all'apparato respiratorio più o meno gravi, in funzione della concentrazione cui si è esposti, della durata dell'esposizione e della ventilazione polmonare. Le infiammazioni ed alterazioni a carico delle vie respiratorie, determinano una riduzione della funzione polmonare e la comparsa di una iper-reattività bronchiale, che si manifesta con sintomi respiratori come tosse, fatica a respirare profondamente, respiro corto. Possono insorgere inoltre peggioramenti delle patologie respiratorie già in atto come le polmoniti croniche ostruttive, le bronchiti croniche, l'asma, l'enfisema polmonare, così come di preesistenti patologie cardiache quali le ischemie del miocardio. 


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caldo e smog, nell'aria c'è troppo ozono: a Genova è di nuovo allarme per la salute 

Today è in caricamento