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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cambiamenti climatici: le Filippine chiamano in causa 45 aziende, anche Eni e Italcementi

La Commissione nazionale per i diritti umani vuole verificare l'impatto che le loro attività hanno avuto sul clima: è la prima volta che un organo istituzionale prende posizione

Quarantasette grandi aziende dovranno rispondere, davanti alla Commissione nazionale per i diritti umani delle Filippine, del presunto impatto che le loro attività economiche hanno avuto sul clima globale a causa dell’uso di combustibili fossili e delle possibili conseguenti violazioni dei diritti umani. Tra le aziende citate ci sono anche Eni e Italcementi, oltre a multinazionali come Chevron, Exxon Mobil e Dutch Shell Total. Ne dà notizia Greenpeace con una nota stampa.

"L’indagine - spiega l'associazione ambientalista - è partita in seguito a una petizione presentata nel settembre 2015 da alcuni sopravvissuti a disastri climatici insieme a diversi esponenti della società civile, tra cui Greenpeace South Asia. Le aziende interessate, alle quali la Commissione ha inviato mercoledì scorso una copia della denuncia corredata da un ordine ufficiale che impone alle imprese di rispondere, hanno 45 giorni per farlo".

"Siamo stati colpiti da tempeste, siccità ed eventi meteorologici estremi, e i cambiamenti climatici stanno aggravando la situazione. Vogliamo solo vivere una vita dignitosa e tranquilla, senza paura e senza essere in balia delle grandi aziende che si interessano solo ai loro profitti. Non abbiamo scelta, dobbiamo difendere i nostri diritti. Vogliamo giustizia, e la possibilità di proteggere quel poco che abbiamo lasciato ai nostri figli", dichiara Veronica "Derek" Cabe, tra i promotori della petizione, proveniente dalla provincia filippina di Bataan.

"Coloro che hanno guadagnato di più dall’emissione di gas serra in atmosfera devono ora impegnarsi a evitare altri disastri provocati dai cambiamenti climatici. Questo è il primo passo nella giusta direzione. Il coraggioso popolo filippino è il primo a chiedere ai più grandi inquinatori del mondo di rendere conto delle proprie emissioni", afferma Jennifer Morgan, direttore esecutivo di Greenpeace International.

È la prima volta che un organo istituzionale come la Commissione filippina per i diritti umani prende provvedimenti per verificare gli impatti dei cambiamenti climatici sui diritti umani e le responsabilità delle aziende. Le udienze preliminari dovrebbero iniziare il prossimo ottobre.

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