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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Più capsule che caffè macinato: "Inquinano troppo, riciclarle non basta"

A lanciare l'allarme la rivista specializzata The Grocer. Per trasformare l'alluminio in metallo e dare vita al contenitore serve tanta energia. Inoltre, solo il 5% delle capsule vengono riciclate; il resto finisce in discarica

Il caffè in capsule è alla moda, ma sta provocando un danno enorme al pianeta: le vendite in Gran Bretagna sono in crescita e i ricavi sono aumentati del 30 per cento in un solo anno, con oltre 500 milioni di unità vendute nel 2015; il 'pedaggio' che paga l'ambiente è troppo alto e riciclarle non basta. Le capsule, realizzate in plastica e in alluminio, possono richiedere fino a 500 anni per essere smaltite e a riciclarle sono in pochi.

A lanciare l'allarme inquinamento è la rivista specializzata The Grocer, proprio dalla Gran Bretagna: il caffè solubile e quello macinato hanno perso il loro primato, tra pochi mesi gli inglesi consumeranno più caffè in capsule e cialde; il sorpasso è vicino. Consumata la bevanda, cosa fare del contenitore? Si può riciclare, insistono le aziende produttrici. Vero, ma gli esperti del settore stimano 15 miliardi di cialde vendute a livello globale - abbastanza per fare il giro del mondo 15 volte - e la stragrande maggioranza di queste non viene riciclata: solo il 5 per cento verrebbe riutilizzato, il restante alluminio e plastica finirebbe in discarica. 

Se questo non bastasse, per trasformare l'alluminio in metallo servono fabbriche e tanta energia. Il costo energetico, che paga l'ambiente, è quindi troppo alto. Secondo quanto scrive il Daily mail, anche l'ex capo di Nespresso Jean - Paul Gaillard  avrebbe messo in guardia dalle capsule definite un 'disastro' ambientale. La città di Amburgo, ne ha preso coscienza prima di altre e così già a gennaio 2016 ha vietato una lista di prodotti inquinanti dagli edifici dell’amministrazione comunale. Tra questi ci sono le capsule del caffè.

Per evitare il peggio, molti marchi stanno correndo ai ripari, come Nespresso, puntando sulle cialde al 100% "sostenibili": l'azienda promette che saranno introdotte entro il 2020. Ma c'è chi l'ha già fatto, come Coop, che proprio oggi ha lanciato le cialde biodegradabili che possono essere gettate nella raccolta differenziata dell'organico e diventare compost. Chi tardi arriva, male alloggia.

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