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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Plastica addio, scoperto un metodo per trasformare il rifiuto in carburante low cost 

I ricercatori dell'Università della California Irvine hanno testato un processo in grado di rimescolare gli idrocarburi presenti nel polietilene usando dei reagenti leggeri e poco costosi. La nuova tecnica potrebbe risolvere lo spinoso problema dello smaltimento di questo particolare rifiuto

La plastica inquina ed è il rifiuto più abbondante prodotto dall'uomo, ma a breve potrebbe non essere più un problema. Al contrario, i ricercatori dell'Università della California Irvine hanno scoperto come trasformare questo materiale in una risorsa: scoperto un metodo ecologico che dalla plastica dà vita ad un carburante low cost.

Il team, infatti, ha sviluppato un nuovo processo chimico in grado di degradare materiali plastici in polietilene in combustibili liquidi e cere. Il metodo, spiegano i ricercatori nell'articolo su Science Advances, potrebbe aiutare a riciclare milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno e a trasformarle anche in "carburante" per le macchine o in cere usate nei processi di produzione industriale. I materiali in polietilene e propilene costituiscono oltre il 60% del totale della plastica contenuta nei rifiuti solidi urbani. E, come se non bastasse, il polietilene è molto difficile da degradare senza trattamenti speciali. 

La nuova tecnica sviluppata dall'ateneo californiano riesce a rimescolare gli idrocarburi presenti nel polietilene usando dei reagenti leggeri e poco costosi e i ricercatori sottolineano che diversi tipi di polietilene possono così essere completamente degradati nel giro di una giornata. Il metodo è stato testato con prodotti in plastica comuni, dalle bottiglie alle pellicole delle confezioni alimentari, alle buste della spesa. Se la sua diffusione sarà mondiale, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  si potrebbe risolvere lo spinoso problema dello smaltimento della plastica che attanaglia il mondo intero, dei 240 milioni di tonnellate di plastica annue prodotte, infatti, solo il 3 per cento viene riciclato.

Gli americani non sono i primi a tentare l'impresa di trasformare la plastica in carburante; anche i giapponesi lo hanno fatto riuscendo. Akinori Ito ha costruito una macchina in grado, con un solo kilowatt d'energia elettrica, di fare il 'miracolo'. 

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