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Martedì, 19 Marzo 2024
Expo 2015

Basta sprechi, "il cibo è un diritto umano": Sala presenta la Carta di Milano

Oggi sono circa 800 milioni le persone che soffrono la fame. Eppure ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo viene sprecato. Il documento figlio di Expo vuole dire basta a tutto questo. Ecco come firmare

Il cibo è un diritto umano fondamentale e per far sì che tutti possano averne a sufficienza, la generazione presente si impegna a mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela del diritto anche per le generazioni future. E' questo lo scopo della Carta di Milano, il documento presentato questa mattina da Giuseppe Sala, Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, dalla sede dell'Università Statale di Milano: "Un lascito per il futuro, un deposito di pensiero che racconta l'anima di Expo e che dovrà avere un seguito anche nel dopo Expo".

"Un impegno comune contro denutrizione e spreco alimentare: il lascito immateriale di Expo 2015", ha commentato il sindaco del capoluogo lombardo Giuliano Pisapia presente all'evento.  

I numeri della fame nel mondo. "Oggi, nel mondo, sono circa 800 milioni le persone che soffrono di fame cronica e più di due miliardi di esseri umani sono malnutriti. Eppure ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo viene sprecato, mentre le risorse della terra, le foreste e i mari sono sfruttati in modo insostenibile. Una delle maggiori sfide dell’umanità è quella di nutrire, attraverso processi inclusivi e partecipativi, una popolazione in costante crescita, senza danneggiare l’ambiente e di affermare con forza che il diritto al cibo sano, sufficiente e nutriente è un diritto umano fondamentale. Come si può vincere questa sfida globale? Impegnandoci in prima persona, come cittadine e cittadini, come membri delle associazioni della società civile e come imprese per arrivare a un grande atto d’impegno, uno strumento di cittadinanza globale che afferma il diritto al cibo come diritto umano fondamentale verso i prossimi Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite. E impegnandoci a chiedere alle istituzioni locali, nazionali e internazionali di assumere precise iniziative. La Carta di Milano è questo: un manifesto concreto e attuabile che coinvolge tutti, donne e uomini, cittadini di questo pianeta, nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi", si legge sul sito che spiega il documento.

"La lotta alla fame - sostiene la Coldiretti - si combatte anche intervenendo con una più attenta gestione e distribuzione della produzione agricola ed alimentare". In Italia, secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, sei cittadini su dieci hanno diminuito o annullato gli sprechi domestici nel 2014, secondo una tendenza favorita dalla crisi, ma molto resta da fare con ogni italiano che ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l'anno.

Come firmare. La Carta può essere firmata online oppure dal 1 maggio, giorno d'apertura dell'Esposizione universale, presso l'Expo 2015 ci sarà un banchetto dedicato. Ad ottobre le firme raccolte verranno consegnate al segretario dell'Onu che farà tappa a Milano.  Non tutti però sono fiduciosi sul futuro. 

La protesta. Nella giornata dedicata alla presentazione della Carta di Milano, un paio di striscioni contro l'Expo 2015 sono stati esposti all'ingresso dell'università in via Festa del Perdono e sulla balconata affacciata sull'ingresso dell'aula magna. "Eredità di Expo? Cemento e speculazione, mafia e sfruttamento, let's make our Expo" una delle scritte firmate dal Collettivo di studenti della Statale. 

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