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Venerdì, 29 Marzo 2024
Rifiuti come risorsa

Come guadagnare riciclando? Con gli Ecopunto e gli ecocompattatori

Recuperare i materiali dai rifiuti non solo aiuta l’ambiente ma anche i nostri portafogli. Diverse le attività che si possono mettere in piedi in questo campo: ecco alcuni esempi

I rifiuti, nonostante i passi avanti che si sono fatti per la loro riduzione, rappresentano uno dei maggiori problemi del nostro Paese. Secondo l’ultimo rapporto dell’Ispra “Rifiuti Urbani 2014”, nel 2013 la produzione nazionale si attesta a circa 29,6 milioni di tonnellate, facendo registrare una riduzione di quasi 400mila tonnellate rispetto al 2012. Anche se in calo, la quantità di rifiuti prodotti rimane comunque non indifferente e lo smaltimento diventa questione prioritaria. Secondo il recente rapporto Was della società di consulenza Althesys, in alcune parti d’Italia (come la Sicilia, il Lazio, la Puglia, la Liguria e la Calabria) la destinazione finale del 90% dei rifiuti urbani è ancora la discarica, in quanto economicamente la più conveniente, con tutte le ripercussioni che però si hanno sull’ambiente: i residui di molti rifiuti, infatti, attraverso i naturali processi di decomposizione, producono biogas e numerosi liquami altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere.

Cosa fare allora di tutti questi rifiuti? Il rapporto Was elenca due soluzioni, già per altro ben definite dall’Europa: da una parte aumentare la raccolta differenziata e il recupero dei materiali incentivando di conseguenza anche il riciclo; dall’altra la termovalorizzazione dei rifiuti indifferenziati. Incentivare il riciclo diventa allora fondamentale. In questo modo non aiutiamo solo l’ambiente ma anche i nostri portafogli.

Dal riciclo, infatti, si può anche guadagnare. Vediamo come. Un esempio è l’Ecopunto: come si legge sul sito ufficiale dell’iniziativa, si tratta di “un modello operativo elaborato, sperimentato, testato sul campo e sostenuto a livello nazionale da LiberAmbiente. Rappresenta un’innovativa attività imprenditoriale che partendo dal basso riesce a coniugare legalità e sviluppo sostenibile. Un’originale ed accattivante“green business” che si rivolge soprattutto ai giovani e che alimenta il sentimento ecologico delle nuove generazioni. Un luogo dove si educa ad una selezione di qualità ab origine dei materiali da dismettere e dove si provvede, nel contempo, ad una valorizzazione immediata e tangibile degli stessi”. Ma come funziona? Molto semplicemente attraverso il baratto di quei beni destinati alla dismissione, con prodotti alimentari locali e generi di prima necessità: pasta, pelati, ma anche legumi e altri generi di prima necessità la maggior parte dei quali venduti sfusi. Cosa si può portare a questi negozi? Si può portare carta, plastica e alluminio. In cambio si ricevono, attraverso un sistema con tessera, dei punti. Ogni determinata quantità di materiale riciclato equivale ad un punto. Raggiunta una certa quantità di punti si ha diritto a ricevere, ad esempio, mezzo chilo di pasta pelati. Il baratto diventa quindi la nuova frontiera del riciclo. I materiali recuperati dal negozio, grazie ad accordi con le amministrazioni locali, vengono poi portati ai luoghi di smistamento per seguire le filiere del riciclo. Attualmente ci sono negozi Ecopunto in Sicilia a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) e Niscemi (CL). C'era un Ecopunto anche a Cinisi (Pa) ma è stato "momentaneamente chiuso in attesa che si possano creare le condizioni necessarie a svolgere il lavoro con continuità di ritiro e conferimento presso piattaforme convenzionate, nonchè continuità e precisione dei pagamenti", si legge sulla pagina Facebook. Il prossimo 21 gennaio ci sarà l’inaugurazione di un nuovo Ecopunto a Gangi, sempre in provincia di Palermo.

Un altro esempio per guadagnare riciclando e differenziando sono gli ecocompattatori: sono dei contenitori dislocati nei punti nevralgici delle città, dove il singolo cittadino può portare bottiglie in plastica, lattine in alluminio, tappi e ricevere in cambio dei buoni da sfruttare negli esercizi convenzionati con la società installatrice degli eco compattatori. Tra le maggiori aziende che istallano gli eco-compattatori troviamo in Italia Garby, Eurven e RWS ITALIA che stanno diffondendo sul territorio nazionale questa nuova raccolta differenziata.

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