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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Rifiuti, dalle emergenze alle opportunità: ecco le buone pratiche di gestione

Legambiente e Kyoto Club: “Per uscire dall’emergenza e combattere lo smaltimento, applicare il principio ‘chi inquina paga’ e sostenere l’industria del riciclo”

Politiche nazionali e locali mirate per incentivare il riciclo e la prevenzione dei rifiuti e sviluppo della tecnologia per avviare al riciclaggio rifiuti ad oggi non riciclabili, come i pannolini e le plastiche miste; queste alcune delle prime cose da fare per trasformare i rifiuti da un'emergenza a un'opportunità.

Il tema è stato affrontato nel corso della prima conferenza nazionale “Forum Rifiuti: dalle emergenze alle opportunità”, organizzata per oggi e domani 18-19 giugno a Roma da Legambiente, La Nuova Ecologia e Kyoto Club, con la partnership del COOU, Consorzio obbligatorio oli usati. Una due giorni per analizzare lo scenario italiano, le criticità e le vere potenzialità di un sistema virtuoso troppe volte sottovalutato; ma anche per discutere insieme ad esperti del settore sulla green economy, sugli sviluppi della ricerca, sugli aspetti gestionali e sulle esperienze virtuose messo in campo in questo settore.

Ma le buone pratiche non finiscono qui. Al contrario l'elenco è ancora lungo. L’integrazione del settore con l’industria manifatturiera italiana. Ed ancora le esperienze di green economy della rigenerazione dell’olio minerale usato, del recupero dei pneumatici fuori uso e dei rifiuti inerti nelle opere stradali e della produzione di biogas dalla digestione anaerobica. Mettere fine a problemi irrisolti come lo strapotere della discarica in alcuni territori, dei traffici illegali delle ecomafie, della bonifica e smaltimento dell’amianto.

“La questione rifiuti - dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente - resta uno dei temi ambientali più scottanti del nostro Paese e un’emergenza da affrontare sia attraverso politiche ambientali ad hoc sia attraverso la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini. La terra dei Fuochi in Campania, ma anche le tante storie di emergenza legate al traffico e allo smaltimento dei rifiuti riguardanti diversi regioni, ed ancora il business dell’ecomafia nel ciclo dei rifiuti, dimostrano che il Paese deve dare avvio ad una nuova stagione di azione e mobilitazione che porti ad un reale cambiamento, a partire dall’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge che prevede l’introduzione dei reati ambientali nel codice penale. A ciò deve seguire una seria, trasparente ed innovativa gestione dei rifiuti, in grado di migliorare la qualità ambientale, di aprire nuove strade alle filiere industriali, di creare occupazione”.

“Sul fronte rifiuti, l’Italia si presenta come un Paese spaccato a metà - dichiara Stefano Ciafani, Vicepresidente nazionale di Legambiente -. Da un lato c’è il Paese dell’emergenza rifiuti, dall’altro lato c’è un Paese che ha avviato una decisa rivoluzione basata sulla raccolta differenziata, sugli impianti di riciclaggio, sui centri del riuso, sulle buone pratiche di prevenzione e sulle performance ambientali di molti comuni che diventano modelli da seguire. Tra tutti vale la pena di citare l’esperienza del comune di Milano che nelle prossime settimane ultimerà l’estensione della raccolta domiciliare dell’umido domestico all’ultima parte di città con risultati straordinari tali da farla diventare il modello metropolitano da seguire a livello internazionale”.

Tra i focus principali della prima giornata del Forum Rifiuti, il riciclaggio da raccolta differenziata della frazione organica, una tappa fondamentale nella corretta gestione dei rifiuti, come emerge dalla ricerca “Analisi della filiera del compostaggio”, realizzata dalla SDA Bocconi School of Management.

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