rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
life

Al G20 si discuterà di clima, gli esperti: gli obiettivi di Parigi sono ancora molto lontani

In un report, commissionato per Climate Transparency, emerge che sono necessari sforzi sei volte maggiori rispetto a quelli fatti fino ad ora: bisogna ridurre le emissioni di un ulteriore 85% e bloccare le nuove centrali a carbone, altrimenti l'obiettivo sarà fallito

Per mantenere gli impegni presi durante la conferenza sul clima di Parigi, i Paesi del G20 dovranno ridurre le emissioni di un ulteriore 85%, sei volte gli sforzi che si sono impegnati a fare finora. Impresa per nulla facile, dato che dal 1990 al 2013 queste ultime hanno subito un'impennata, crescendo del 56%. Per questo, nel fine settimana, a Pechino, durante il summit si discuterà anche di come tagliarle al fine di mantenere l'aumento delle temperature ben al di sotto dei 2 gradi, possibilmente al di sotto di 1,5 gradi.

Sarà praticamente impossibile raggiungere l'obiettivo se i paesi del G20 che stanno progettando di realizzare un gran numero di nuove centrali elettriche a carbone lo faranno davvero. A dirlo sono gli esperti internazionali, autori del report "Brown to Green: Assessing the G20 transition to a low-carbon economy" per Climate Transparency, pubblicato proprio in vista del vertice che avrà luogo in Cina. 

Le stime realizzate dagli esperti mostrano che, nonostante i paesi del G20, negli ultimi due anni, stiano utilizzando le risorse energetiche in modo più efficiente rispetto al passato, il trend positivo non basta per raggiungere l'obiettivo finale. La maggior parte dei paesi del G20 fanno ancora troppo affidamento sul carbone nel loro approvvigionamento di energia primaria: i paesi in via di sviluppo come il Sud Africa (69%), la Cina (68%) e in India (45%), ma anche i paesi industrializzati come l'Australia (37%), Germania ( 26%) e Giappone (25%).

La salvezza nell'energia rinnovabile. Per il G20, l'utilizzo di energie rinnovabili è aumentata del 18% dal 2008. I paesi con una quota elevata di produzione di energia rinnovabile sono Brasile, Canada, Italia, India, Sud Africa, Turchia - e l'UE. L'unico paese del G20 in cui l'energia rinnovabile è diminuita 2008-2013 è stato il Messico, una tendenza che si prevede di cambiare se il Messico adotta nuove politiche in esame.

L'APPELLO DEI SINDACI PER IL CLIMA

I piani dei Governi. Quasi tutti i Governi hanno introdotto politiche di risparmio energetico nel settore edilizio, e hanno standard di emissioni per le auto. Tutti hanno regimi di sostegno per le energie rinnovabili, e più della metà dispone di uno schema di scambio delle emissioni o di una carbon tax. Solo la metà hanno sviluppato piani di decarbonizzazione a lungo termine e undici dei paesi del G20 hanno fissato un obiettivo di emissioni di gas a effetto serra entro il 2050.

Al summit sarà presente anche Barack Obama, ormai agli sgoccioli del suo mandato. In occasione della Conferenza dei Presidenti delle isole del Pacifico, alle Hawaii, il Presidente ha detto: “Proseguirò il viaggio andando in Cina, per il vertice del G20. E il clima sarà al centro della nostra agenda. L’intesa Usa-Cina sul clima è una delle ragioni che hanno permesso l’accordo di Parigi, e spingerò per andare avanti su questo fin tanto che occuperò questo incarico e forse anche dopo. C‘è un proverbio che dice: Uniti si va lontano”. Speriamo abbia ragione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al G20 si discuterà di clima, gli esperti: gli obiettivi di Parigi sono ancora molto lontani

Today è in caricamento