rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
life

L'inquinamento dell’aria uccide: 6,5 milioni i morti l'anno, è strage

Una cifra che potrebbe salire vertiginosamente fino a 7,5 milioni entro il 2040. La cattiva qualità dell'aria è la quarta più grande minaccia per la salute umana. Aie: "I governi agiscano incrementando gli investimenti per un settore energetico più sostenibile"

“L’aria pulita è un diritto umano fondamentale di cui la maggior parte della popolazione mondiale non gode”, a parlare è Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Aie, l'Agenzia internazionale dell’energia, per illustrare i dati del primo rapporto prodotto dalla stessa, presentato ieri a Londra. I morti causati dall'inquinamento aumentano al punto che si può tranquillamente parlare di strage; sono 6,5 milioni a livello mondiale. Si tratta di circa 18 mila persone ogni giorno, un numero, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, molto maggiore rispetto alle vittime di Hiv/Aids e tubercolosi. Una cifra che potrebbe salire ulteriormente: entro il 2040 le vittime potrebbero essere 7,5 milioni.

Tra le cause che contribusicono di più a determinare questa situazione, ha spiegato Birol, le scelte dei governi in tema di energia, ma non solo: anche i cittadini fanno la loro parte. "Tutti dovrebbero prendersi la responsabilità e l’impegno di fare qualcosa", commenta il direttore.

Cosa fare per invertire la rotta. Ridurre le emissioni è un obbligo e per raggiungere lo scopo è fondamentale rivedere le strategie energetiche a livello mondiale. Cruciale il controllo delle emissioni e il passaggio a carburanti alternativi, come una crescente efficienza energetica nell'industria ed emissioni standard rigorosamente applicate al trasporto stradale. "Solo l'8% della produzione di energia è pulita, più del 50% non ha alcuna tecnologia efficace per controllare le emissioni inquinanti", dichiara Birol.

Il problema dell'inquinamento riguarda tutti, Paesi ricchi e Paesi poveri anche se in occidente e in Cina si registra una riduzione delle emissioni mentre le stesse continuano a salire in India, Sudest asiatico e Africa. Oggi sono milioni le tonnellate di inquinanti rilasciate nell'atmosfera ogni anno da fabbriche, centrali elettriche, automobili, camion e dai quei 2,7 miliardi di persone che ancora usano stufe inquinamenti e combustibili per cucinare (principalmente legno, carbone e altre biomasse).

La cattiva qualità dell'aria, è la quarta più grande minaccia per la salute umana, dopo la pressione alta, diete povere e il fumo. "I governi sono ben lungi dall'essere in grado di agire e ed è necessario agire ora. Politiche energetiche provate e tecnologie sono in grado di ridurre l'inquinamento atmosferico in tutto il mondo e portare benefici per la salute, bisogna migliorare la sostenibilità".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'inquinamento dell’aria uccide: 6,5 milioni i morti l'anno, è strage

Today è in caricamento